La vittima del furto: «Quando ho bussato alla porta è uscito questo omone che mi ha insultato dicendomi di andarmene».
LONDRA - Ha avuto fegato (e forse anche una buona dose d'incoscienza) un 51enne di Londra che, dopo essere stato derubato del proprio iPad e di altri effetti personali, ha rintracciato l'apparecchio tramite GPS e si è recato personalmente a casa dei ladri per riprenderselo. La polizia, denuncia, si è dimostrata infatti poco collaborativa e ha lasciato che facesse tutto da solo.
Il furto è avvenuto il 26 febbraio scorso in un pub di Holborn, un quartiere molto centrale della capitale britannica. Dopo essersi accorto di essere caduto vittima dei ladri, l'uomo d'affari ha prontamente localizzato il suo iPad tramite l'apposita app e scoperto che si trovava a Southall, nella periferia ovest di Londra: «Ho chiamato più volte la polizia - racconta il 51enne all'Evening Standard -. Alla fine un operatore mi ha detto: "Se va a quell'indirizzo la supporteremo mentre bussa alla porta"».
Detto, fatto, l'uomo si è recato all'abitazione di Southall indicata dal GPS, ma, una volta lì, ha scoperto che non si sarebbe presentato alcun poliziotto: «Scusi, non ce la facciamo», gli ha spiegato per telefono un operatore della centrale. Deciso a riprendersi le sue cose, il 51enne ha bussato comunque alla porta.
«È uscito questo omone e mi ha insultato dicendomi di andarmene», rievoca. «La situazione si è fatta davvero brutta quando ne sono comparsi altri quattro», aggiunge. Nonostante l'accoglienza poco cortese dei suoi borseggiatori, l'uomo si è tuttavia visto restituire l'iPad e il portafoglio. Ma non è tutto: «Quando ho fatto per andarmene uno di loro mi ha richiamato dicendomi di tornare indietro e mi ha ridato la mia patente», spiega il 51enne.
La polizia fa sapere che di avere recentemente arrestato un 20enne in relazione all'accaduto ed è in cerca di altri sospetti. Conferma inoltre di aver ricevuto il reclamo dell'uomo d'affari trasformatosi in agente, che, dopo il suo brutto incontro con i malviventi, ha prontamente chiamato la centrale per lamentarsi: «L'ispettore mi ha detto di aver ascoltato le registrazioni e che era assolutamente scandaloso che fossero pronti a mandarmi a un indirizzo benché avessero tutte le informazioni per andarci loro», assicura l'uomo d'affari.