L'ultimo aggiornamento sulla situazione italiana dall'Istituto superiore di sanità.
Silvio Brusaferro invita a un cauto ottimismo: «Le misure che abbiamo adottato non vanno rallentate».
ROMA - Le misure di restrizione attuate in Italia per arginare il contagio del coronavirus - nonostante i dati in crescita registrati ieri - iniziano a mostrare i propri risultati. A sottolinearlo oggi è stato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (ISS) Silvio Brusaferro, durante l'aggiornamento alla stampa sulla situazione nella Pensiola.
L'ultima settimana in particolare ha dato alcuni primi segnali incoraggianti in termini di tendenza. «A partire dal 19-20 marzo il numero di nuovi casi segnalati cala, la curva sembra attenuarsi», ha detto Brusaferro invitando a un cauto ottimismo. E in tal senso «non dobbiamo illuderci che un rallentamento della diffusione possa indurci a rallentare le misure che abbiamo adottato», ha proseguito.
«Non dobbiamo mollare» - Al contrario, quei segnali dovrebbero essere l'incoraggiamento a proseguire sulla giusta via. «Proprio perché osserviamo segnali chiari di efficacia delle misure di contenimento è fondamentale non flettere. Non dobbiamo mollare», ha aggiunto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità del Ministero della Salute.
Sarà quindi inevitabile prolungare alcune misure restrittive, ha spiegato Locatelli. Anche al termine dell'emergenza. «Dovremo immaginare alcuni mesi in cui adottare misure attente per evitare una ripresa della curva».
Il bilancio italiano - L'Italia conta in questo momento un totale di oltre 80mila contagi, dei quali 62mila attivi. Dopo alcuni giorni di calo, i contagi sono tornati a impennare ieri, con un balzo a livello nazionale di 4492 casi in 24 ore. I decessi provocati da Covid-19 nella Penisola sono invece 8215.