Mentre chiedeva scusa per una fake news che aveva diffuso, il presidente brasiliano ha minimizzato ancora l'epidemia.
BRASILIA - Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha chiesto scusa per aver pubblicato un video sui suoi social che è poi risultato contenere una fake news, ma è tornato a minimizzare la gravità della pandemia di coronavirus sostenendo che è «come la pioggia, che quando viene sai che ti bagnerai ma non morirai affogato».
In un'intervista al canale tv Bandeirantes, Bolsonaro ha ammesso che il filmato - pubblicato e cancellato in poche ore dai suoi social - nel quale si vedeva un uomo che denunciava che a Belo Horizonte i magazzini di approvvigionamento di frutta e verdura erano vuoti, era falso. «Voglio chiedere scusa, non abbiamo fatto le verifiche dovute, e ora pare che quel magazzino in realtà fosse in fase di pulizia. Voglio chiedere scusa pubblicamente, ma comunque il video è stato ritirato rapidamente», ha detto il presidente.
Nel filmato si vedeva un uomo non identificato, che mostrava un enorme magazzino vuoto nel mercato centrale di Belo Horizonte, la capitale del Minas Gerais. Poche ore dopo, però, l'amministrazione del mercato ha precisato che il video è stato registrato di martedì, giorno in cui si effettua la pulizia dei magazzini, e varie testate hanno inviato cronisti sul luogo, che hanno informato che la situazione era del tutto normale, e non si registrava la mancanza di nessun prodotto.
D'altra parte, Bolsonaro ha detto che secondo lui «il virus è come la pioggia, che quando viene sai che ti bagnerai ma non morirai affogato», pur ammettendo che la pandemia avrà un forte impatto nelle «persone più deboli», come «le persone povere, che sono più deboli per definizione, a causa dell'assenza di un'alimentazione adeguata: saranno loro che soffriranno di più».
Ultimatum dalla Corte suprema - Nel frattempo, il giudice della Corte suprema brasiliana Alexandre de Moraes, ha concesso 48 ore al presidente Bolsonaro per fornire informazioni sulle misure adottate per combattere la pandemia. Lo rende noto il sito di notizie G1.