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Lo scorso anno era già stata archiviata la posizione di sette imputati.
DUISBURG - Il tribunale di Duisburg ha archiviato senza nessuna condanna il processo per il massacro della LoveParade del 2010, che finì con 21 morti. 650 persone rimasero ferite nella calca.
Oltre un anno fa era stata archiviata la posizione di sette imputati. Ora è stata la volta di quella di altri tre responsabili della Lovepavent, la società che promuoveva l'evento. Erano accusati di omicidio e lesioni colpose. Ai tre (40, 60 e 67 anni) venivano contestati gravi errori nella programmazione della grande manifestazione.
Agli inizi di aprile il Tribunale di Duisburg ha chiesto alla procura l'archiviazione anche per gli ultimi tre imputati, motivando la decisione, fra l'altro, con la circostanza che, a causa delle restrizioni per il Coronavirus, non si sarebbe potuto chiudere il processo entro i termini della prescrizione, che sarebbe scattata a fine luglio. La procura e gli imputati si sono detti d'accordo.
Forte la delusione dei parenti delle vittime, che hanno protestato contro l'archiviazione del processo come parti civili.
La LoveParade era una grande festa popolare nata a Berlino nel 1989: richiamava giovani di tutto il mondo a ballare per strada, e si era tenuta anche in altre città, non solo in Germania. Dopo il disastro di Duisburg, il 24 luglio 2010, non c'è stata nessuna altra edizione del "party".
