Questa mattina circa 4,4 milioni di persone sono tornate al lavoro nella vicina penisola. Fila in Centrale a Milano.
MILANO - Dopo un blocco diventato sempre più rigido che durava dal 9 marzo scorso, l'Italia è entrata nella Fase 2 dell'emergenza coronavirus. Da oggi, circa 4,4 milioni di persone tornano al lavoro ed è possibile fare visita ai parenti, fare sport anche lontano da casa e accedere ai parchi pubblici sempre all'interno della stessa regione.
Per il momento, la stampa della vicina penisola registra una situazione tutto sommato tranquilla, senza alcun affollamento sui mezzi pubblici urbani e con solo un marcato aumento del traffico veicolare nelle principali città.
A Milano, si è formata una coda di un centinaio di persone in Stazione centrale per il controllo delle autocertificazioni e della temperatura corporea dei 192 passeggeri del primo dei tre Frecciarossa che oggi collegano il capoluogo lombardo a Roma e Napoli (è possibile spostarsi in altre regioni per motivi di lavoro, salute o urgenza). Il Corriere segnala un momento di assembramento a Porta Genova, con tutti i passeggeri del primo convoglio Trenord in arrivo da Pavia incanalati in un unico sottopassaggio, situazione poi presto risolta. Generalmente rispettate le distanze e tutti con mascherine e guanti. Naso e bocca coperti anche per i primi passeggeri degli altri mezzi pubblici in città, anche se i guanti sembrano essere più rari.
Per ora non viene segnalata nessuna particolare criticità nemmeno sui mezzi pubblici urbani degli altri centri della penisola. La capienza massima, del resto, è stata ridotta un po' ovunque per rispettare il più possibile la distanza sociale.
Per il ritorno al lavoro in questa prima giornata di riapertura gli italiani sembrano del resto prediligere i mezzi privati. Il Corriere rivela traffico in netto aumento rispetto ai giorni scorsi sull'A1 tra Lombardia ed Emilia e in direzione Sud. Circolazione più intensa in città e sulle tangenziali a Napoli, Torino e Bari, secondo Repubblica.