La pandemia sembra aver spinto molti espatriati a rinunciare al passaporto per evitare la dichiarazione dei redditi
NEW YORK - Sono stati 2'909 gli americani che hanno rinunciato alla cittadinanza nei primi tre mesi del 2020, un numero che ha toccato i livelli massimi mai registrati. Lo rivela una ricerca di Bambridge Accountants New York.
Si tratta di un aumento del 1'015% rispetto al trimestre precedente, dove sono stati registrati solo 261 casi. Il record trimestrale precedente era di 2'365 rinunce per il quarto trimestre del 2016, mentre in tutto l'anno passato sono state 2'072.
Secondo lo studio, sembra che la pandemia di coronavirus abbia motivato gli espatriati statunitensi a tagliare i legami per evitare la dichiarazione dei redditi.
La rinuncia alla cittadinanza però comporta il pagamento di una tassa governativa di 2'350 dollari. E chi vive all'estero deve pagare prensentandosi di persona presso l'ambasciata a stelle e strisce del proprio Paese.