Nel primo giorno di zona rossa l'Rt in lieve risalita, soprattutto in due regioni: «Prudenza durante le feste»
ROMA - Nel primo giorno di zona rossa nazionale l'Italia supera i due milioni di casi totali di coronavirus da inizio epidemia e si avvia al Natale con la speranza del vaccino in arrivo e l'inquietudine di una curva dei contagi che rallenta di meno.
L'Rt - l'indice di trasmissibilità - è infatti in aumento per la seconda settimana consecutiva, dopo cinque di fila di flessione, e preoccupano regioni come il Veneto e il Molise, mentre restano sotto stretta osservazione Puglia (con il primo caso di variante inglese), Sardegna e Trentino.
Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) Silvio Brusaferro parla di «fase decrescente ma rallentata». L'indice Rt, spiega, «è sotto 1 in tutte le regioni tranne in Veneto e Molise». Secondo i dati del monitoraggio il primo ha un indice a 1,11 e il secondo a 1,02. Il dato nazionale è ora a 0,9.
«È importante continuare a mantenere i comportamenti prudenti, soprattutto in questi giorni di festività - dice Gianni Rezza, direttore della Prevenzione Iss - e nelle aree maggiormente colpite si può considerare l'opportunità di misure maggiormente restrittive».
«Alle cene e ai pranzi di queste feste natalizie limitare il numero di persone è importante», ribadisce. Da ciò dipenderà in qualche modo l'apertura delle scuole a gennaio, «che resta un obiettivo primario», dice Rezza.