Ma le attrezzature da pesca e le grandi navi continuano a rappresentare un pericolo per la specie protetta
NEW YORK - Il 2020 ha portato bene almeno alla balena franca. Questo inverno sono infatti stati avvistati ben 14 nuovi balenotteri al largo degli Stati Uniti. Tre sono le neomamme che hanno partorito per la prima volta.
In totale, riferisce il Fish and Wildlife Research Institute, sono state conteggiate 65 balene franche tra la Carolina del Nord e la Florida. L'esemplare più vecchio ha 47 anni.
Le balene franche sono difficili da avvistare, ma quando partoriscono trascorrono parecchio tempo vicino alla superficie. Pertanto negli Stati Uniti esiste una legge che vieta alle imbarcazioni (ma anche kayak e sup) di avvicinarsi a più di 450 metri dalle balene.
I 14 nuovi balenotteri sono considerati un vero e proprio successo. Si tratta infatti del numero di più alto di piccoli degli ultimi anni, e la stagione non è ancora terminata, ricorda il gruppo "Defenders of Wildlife". Basti pensare che tra il 2017 e il 2020 si erano registrati solamente 22 nuovi balenotteri.
Tuttavia è presto per cantare vittoria. Le minacce per le balene franche continuano ad aumentare. Dal 2017 sono 32 le balene trovate morte, e 14 quelle rimaste ferite nelle acque statunitensi e canadesi. Le minacce principali derivano dall'uomo: le balene rimangono infatti impigliate nelle reti e nelle attrezzature da pesca, o vengono urtate dalle grandi imbarcazioni. «Solo nell'ultimo decennio sono state uccise più di 200 balene franche» ha dichiarato Jane Davenport, avvocato di "Defenders of Wildlife". «Vengono uccise più velocemente di quanto riescano a riprodursi. Dobbiamo agire velocemente, altrimenti il tempo per salvare questa specie dall'estinzione finirà presto».
Alla fine del 2019 gli scienziati avevano stimato una popolazione mondiale di 356 esemplari, ma solo 70 femmine erano in età da riproduzione.