Un'eventuale riduzione del rischio non dovrebbe cambiare nulla per quanto riguarda gli spostamenti transfrontalieri.
ROMA - Sembrano sortire il loro effetto le misure anti Covid-19 disposte dal governo italiano durante le feste. Da domenica, fino a dieci regioni che al momento si trovano in zona arancione potrebbero infatti diventare gialle. Ancora incerto, invece, il destino della vicina Lombardia.
Come riporta Repubblica, i dati dei contagi lasciano ipotizzare che, domani, il Ministero della salute possa decretare il passaggio al livello inferiore di allarme per Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio e Calabria, portando a 15 il numero di regioni e province autonome in zona gialla. Il Corriere della Sera si mostra invece molto più cauto, prevedendo in zona gialla solo Veneto, Emilia-Romagna e Calabria, con Piemonte e Lazio in forse.
Per il foglio romano, sarebbe più tendente al giallo anche la Lombardia, che il 15 gennaio scorso è stata erroneamente inserita in zona rossa scatenando un'aspra polemica tra Milano e il governo centrale e ora è ufficialmente arancione da una settimana. Ancora una volta meno ottimista il Corriere, che la vede proiettata verso un'altra settimana di zona arancione per poi presumibilmente diventare gialla.
Un eventuale declassamento delle vicine Lombardia e Piemonte non dovrebbe cambiare nulla per quanto riguarda gli spostamenti dalla Svizzera all'Italia per ragioni che non siano di lavoro, salute o necessità. Muoversi tra regioni (e quindi anche da e per l'estero) resta infatti al momento vietato fino al 15 febbraio. Fino al 5 marzo è inoltre previsto l'obbligo di test molecolare o antigenico negativo per l'ingresso in Italia.
È possibile una riduzione del livello d'allarme anche per le uniche due aree del Paese al momento rosse: la Provincia autonoma di Bolzano e la Sicilia. Domenica potrebbero diventare arancioni, anche se Repubblica esprime dubbi sulla prima, teatro di un recente aumento dei contagi.
A differenza della zona arancione, quella gialla prevede la riapertura di bar e ristoranti per il consumo ai tavoli dalle 5 alle 18, la ripresa dell'attività dei musei e la possibilità di spostarsi all'interno della propria regione senza restrizioni dalle 5 alle 22.