È quanto è emerso dalla "Cabina di Regia" delle autorità italiane, guidata dal premier Mario Draghi
In serata è prevista una riunione del Consiglio dei Ministri per confermare gli allentamenti
ROMA - Un coprifuoco dalle 23 già da domani, e che dal 21 giugno sarà abolito, e ristoranti aperti del tutto (a pranzo e a cena, e anche all'interno) dal primo giugno.
È quanto intende applicare il Governo di Mario Draghi con un nuovo Decreto, la cui chiusura è prevista già in serata dopo una riunione del Consiglio dei Minsitri (Cdm). Lo indica il Corriere della Sera, sulla base delle discussioni emerse durante la "Cabina di Regia" delle autorità politiche e sanitarie italiane, a cui hanno partecipato il premier, diversi Ministri tra cui Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, e alcuni rappresentati del Comitato tecnico-scientifico.
È confermato intanto il cambiamento dei parametri per le fasce di colore delle Regioni: verranno considerati i ricoveri nelle terapie intensive e non più i nuovi contagi. In tal senso, alcune Regioni potrebbero tornare nella tanto ambita «fascia bianca» (dove valgono solo le regole di distanziamento sociale e l'obbligo di mascherina), tra queste Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna.
Le proposte odierne, approvate secondo il quotidiano LaStampa all'unanimità, sono in linea con quelle già anticipate in giornata: per quanto concerne i matrimoni, dovrebbe essere confermato il via libera con il «Certificato verde». Il Green pass sarà necessario anche per i congressi, che potranno nuovamente aver luogo dal 15 di giugno. Lo stesso vale anche per i parchi tematici e di divertimento.
Le palestre, invece, potranno probabilmente aprire dal 24 maggio, le piscine al chiuso dal primo luglio, e i centri commerciali potranno restare aperti anche nel fine settimana a partire dal prossimo weekend. Inoltre, per quanto concerne gli eventi e le competizioni sportive: il pubblico dovrebbe poter partecipare dal 1° giugno all’aperto e dal 1° luglio al chiuso nei limiti già conosciuti: 25% della capienza massima, e non più di 1'000 persone all'aperto e 500 al chiuso.
Con l'approvazione del Decreto, le discoteche e le sale da balle saranno le uniche attività che rimarranno momentaneamente sospese, senza una data fissata per la loro riapertura.