Le manifestazioni non accennano a fermarsi nel paese sudamericano
CALI - Il presidente colombiano Ivan Duque ha ordinato il dispiegamento dell'esercito nelle strade di Cali, la terza città del paese teatro da settimane di violente proteste. Il presidente ha tenuto proprio in città un consiglio di sicurezza per fare il punto della situazione.
Duque si è recato personalmente a Cali, capoluogo del dipartimento del Valle del Cauca, teatro da oltre un mese di importanti manifestazioni e gravi disordini fra dimostranti e forze dell'ordine. Al termine di una serie di incontri con ministri e responsabili locali, ha riferito Blu Radio di Bogotà, il capo dello Stato ha sostenuto che «dobbiamo difendere i nostri diritti con gli strumenti che la Costituzione e la legge ci danno».
Per questo, ha proseguito, ho deciso di disporre «il massimo dispiegamento di assistenza militare possibile per la Polizia nazionale» a Cali e nel Valle del Cauca con il dispiegamento immediato di 7'000 soldati che contribuiranno a rafforzare il presidio dei punti strategici e a rimuovere i blocchi nelle vie di comunicazione. Nel nostro paese, ha concluso, «non possono esistere isole di anarchia».
Da parte sua - riferisce Radio Caracol di Bogotà - la governatrice del Valle del Cauca, Clara Luz Roldán, ha annunciato l'introduzione del coprifuoco a seguito dei gravi disordini avvenuti nel 31esimo giorno delle proteste antigovernative. Via Twitter Roldán ha spiegato di aver deciso di adottare questa drastica misura, che sarà in vigore fra le 19.00 e le 05.00, dopo aver appreso che tre persone sono morte a colpi d'arma da fuoco vicino ad un posto di blocco.
Al riguardo il sindaco di Cali, Jorge Iván Ospina, ha confermato che nel quartiere La Luna è avvenuta una sparatoria fra persone che volevano forzare un posto di blocco e altre che tentavano di impedirlo. Una delle vittime, ha sostenuto il sindaco, sarebbe un funzionario della Procura.
Da oltre un mese è in corso in tutta la Colombia una mobilitazione antigovernativa organizzata da un Comitato nazionale di sciopero (Cnp), nell'ambito della quale si sono registrate decine di morti, molti dei quali a Cali e provincia, centinaia di feriti, numerosi scomparsi e molteplici denunce di violenze sessuali a donne partecipanti alle proteste.