Secondo Hans Kluge, l'unico modo per evitarla è restare disciplinati, e vaccinare il più possibile
«I vaccini sono efficaci contro la variante Delta» ha poi confermato il Direttore per la regione Europa
COPENAGHEN - Dopo un declino di dieci settimane consecutive, in Europa il numero di casi di Covid-19 è tornato infine ad aumentare, a causa dei «viaggi, dei raduni e dell'allentamento delle restrizioni sociali».
Lo ha dichiarato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha riassunto la situazione nei 53 Paesi della regione europea durante una conferenza stampa di Hans Kluge, Direttore regionale per l'Europa dell'OMS.
A preoccupare gli esperti dell'ente è in particolare la diffusione della variante Delta, «che ha superato l'Alfa molto rapidamente, e che si sta già traducendo in un aumento dei ricoveri e dei decessi». Secondo Kluge, entro agosto «Delta sarà la variante dominante nella regione europea».
Una nuova ondata in arrivo?
«Tuttavia», ha poi proseguito Kluge, «in agosto la regione non sarà completamente vaccinata (il 63% degli europei non ha ancora ricevuto nemmeno la prima dose), e sarà ancora perlopiù senza restrizioni, con viaggi e raduni ancora ai massimi».
Quindi, «le 3 condizioni per una nuova ondata» sono in atto: «nuove varianti, lentezza nell'adozione del vaccino, e aumento del mescolamento a livello sociale». L'unico modo per evitare una nuova ondata è quello di «rimanere disciplinati». A tal riguardo, Kluge cita «seguire le regole più importanti (mascherine, distanza sociale, ndr), ancora di più quando ci sono meno restrizioni in atto», e «vaccinarsi senza esitazione quando è il nostro turno».
Infatti, il funzionario ha confermato l'efficacia dei vaccini, anche contro Delta: «I vaccini sono efficaci contro la variante Delta. Non una dose, ma due dosi. I ritardi nella campagna di vaccinazione costano vite e danneggiano l'economia, e più lentamente ci vacciniamo, più varianti emergeranno».
🎥🔴 Watch LIVE as @hans_kluge and experts from WHO/Europe provide a situation update on #COVID19 in the European Region before answering questions from journalists https://t.co/3hBj0dn5Mj
— WHO/Europe (@WHO_Europe) July 1, 2021