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GERMANIATra incentivi e compensazioni, per spronare la campagna vaccinale

07.07.21 - 23:02
A lungo termine, compensare con denaro i vaccinati rischia di «deteriorare la volontà futura», secondo un'esperta
Getty
Tra incentivi e compensazioni, per spronare la campagna vaccinale
A lungo termine, compensare con denaro i vaccinati rischia di «deteriorare la volontà futura», secondo un'esperta
Anche in Germania si è scatenato il dibattito su premi e incentivi

BERLINO - In numerosi Paesi europei, e non solo, la campagna vaccinale sta rallentando, con numerose persone che sono tentennanti nei confronti dell'inoculazione contro il coronavirus.

Il dibattito è entrato nel vivo anche in Germania, dove il Ministro della salute Jens Spahn, ha dichiarato che per fare in modo che ci sia «un minor numero possibile di restrizioni», è necessario «un alto tasso di vaccinazione». Tuttavia, «il Governo non ha nuove idee per dare impulsi alle somministrazioni» secondo Gerald Ullrich, deputato del Partito Liberale Democratico (FDP) tedesco.

Oltre alla campagna pubblicitaria con celebrità e agli annunci sui giornali, il Ministero della Salute si affida ora anche a spot televisivi e radiofonici, per diffondere un «messaggio emotivo», riporta il quotidiano Welt.de, «combinato con l'appello che ogni vaccinazione conta». Ha anche sviluppato un libretto che contiene informazioni scientificamente fondate sulle vaccinazioni e che sarà distribuito gratuitamente nelle farmacie.

Incentivi di denaro, hanno senso?
Per dare una spinta alla propria campagna vaccinale, in Grecia, chi ha sotto i 26 anni e va a farsi inoculare il siero immunizzante riceve 150 euro in "credito digitale", utilizzabile per biglietti ferroviari e aerei, alloggi o concerti e musei. L'esperta di economia politica del Karlsruher Institut für Technologie (KIT), Nora Szech, ha studiato se tali incentivi finanziari hanno senso.

Secondo la sua ricerca, con 100 dollari americani, la disponibilità a farsi vaccinare aumenta di 4,5 punti percentuali; con 500 dollari, si potrebbe addirittura raggiungere una disponibilità a vaccinare di quasi il 90%. D'altronde serve il tempo per organizzare l'appuntamento e recarvisi, e ricevere del denaro indietro può essere visto come una compensazione.

Szech ha scoperto anche che un premio piccolo, di soli 20 dollari, sarebbe demotivante sulla volontà di vaccinazione delle persone. «Bisogna rendere la vaccinazione molto più accessibile e compensarla», secondo l'economista, «dando alle persone un contributo equivalente al valore che forniscono alla società attraverso la loro volontà di essere vaccinati».

Occhio al precedente...
La psicologa esperta in salute Sonia Lippke della Jacobs University di Brema ha invece studiato, come esempio, cosa motiva le persone a partecipare alla vaccinazione contro l'influenza stagionale. È fondamentale, secondo lei, che venga tutti comunicato in termini concreti e chiari. Se le informazioni attorno al vaccino rimangono nebulose, c'è bisogno di un incentivo alternativo. Il denaro, secondo lei, è però un'arma a doppio taglio.

A detta di Lippke, infatti, se alle persone vengono offerti 100 euro per farsi vaccinare, ma non sono convinte di fare qualcosa di buono per se stesse e per la società, in futuro non saranno altrettanto disponibili ad effettuare un altro vaccino, se non venissero nuovamente offerti altri soldi. A lungo termine, quindi, c'è persino il rischio di un deterioramento della volontà di vaccinare.

Secondo l'esperta, infine, è importante prendere sul serio i sentimenti e le preoccupazioni degli scettici, «si dovrebbe andare incontro a loro, incontrarli e parlarci, e non stigmatizzarli. Denunciarli e parlarne male è inutile». 

Incentivi o punizioni?
Un altro tema d'assoluta attualità è la possibilità di escludere i non vaccinati dalla possiblità di andare in vacanze o di partecipare agli eventi. Tuttavia, qui si passa da incentivi a punizioni, «e quando un incentivo viene percepito come una punizione, non funziona più e le persone diventano riluttanti», sostiene Lippke. «Escludere i non vaccinati dal poter accedere a determinate libertà porterebbe solo ad una divisione sociale».

Per alcuni politici, come Rudolf Henke (CDU), invece, «nella misura in cui è scientificamente giustificabile, dovremmo allentare le regole di lockdown per le persone completamente vaccinate ed evidenziare così i benefici della vaccinazione completa». Secondo lui, oltre ad essere un incentivo individuale, «risparmia anche risorse e denaro» allo Stato.

Mentre il dibattito è sempre più acceso, la palla passa al Ministero della Sanità, che avrà l'arduo compito di capire come procedere con i vaccini, che secondo Sabine Dittmar (SPD), rappresentano «la via per un ritorno alla normalità».

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COMMENTI
 

Don Quijote 3 anni fa su tio
Per 3 milioni di franchi sono pronto a correre qualche rischio dovuto all'eccipiente del vaccino, la direzione ha le mie coordinate.

spike3.0 3 anni fa su tio
Siamo proprio alla canna del gas...

ceresade36@gmail.com 3 anni fa su tio
Io io lo facio per la 4 anche 5 volta 😁😅

Duca72 3 anni fa su tio
Unico modo per questi irresponsabili è vietargli la vita sociale, bar ristoranti mezzi pubblici e posti di lavoro. Oppure renderla obbligatoria.
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