Cerca e trova immobili

MONDOL'appello dell'OMS ai Paesi: «Non iniziate con la terza dose»

04.08.21 - 16:43
Tedros Adhanom Ghebreyesus ha chiesto che per ora non vengano effettuati richiami, in nome dell'equità
Reuters
L'appello dell'OMS ai Paesi: «Non iniziate con la terza dose»
Tedros Adhanom Ghebreyesus ha chiesto che per ora non vengano effettuati richiami, in nome dell'equità
Infatti, più dell'80% dei vaccini già inoculati è stato somministrato in Paesi ad alto e medio reddito

GINEVRA - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un appello ai Paesi di tutto il mondo: posticipare la tanto discussa terza dose di vaccino contro il coronavirus «almeno fino a fine settembre», in modo che «minimo il 10% della popolazione» di ogni Paese sia vaccinato.

Lo ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus in un briefing per la stampa a Ginevra, dichiarando che «capisce la preoccupazione dei Governi per proteggere dalla variante Delta», ma anche che non è accettabile che «i paesi che hanno già utilizzato la maggior parte della fornitura globale di vaccini ne utilizzino ancora altri, mentre le persone piu vulnerabili nel mondo rimangono senza protezione».

Finora, d'altronde, più di 4 miliardi di dosi di vaccino sono state somministrate a livello globale. Più dell'80% è andato a Paesi a reddito alto o medio-alto, anche se rappresentano meno della metà della popolazione mondiale.

Secondo l'esperto, c'è quindi bisogno di un inversione di marcia «urgente»: «Una maggioranza di vaccini deve andare dai Paesi ricchi a quelli poveri». Infatti, le popolazioni di diversi Paesi in tutto il mondo «hanno bisogno di vaccini, specialmente gli operatori sanitari, gli anziani e altri gruppi vulnerabili».

In seguito, Ghebreyesus ha chiesto ai produttori di vaccini di dare quindi la priorità al programma Covax, dedicato ad un'equa distribuzione dei vaccini a livello internazionale. Oltre a ciò, il Direttore generale dell'OMS ha chiesto ai più famosi influencer - tra cui atleti olimpici, imprenditori, leader religiosi - di sostenere la moratoria sui richiami.

In conclusione, ha ricordato che il vaccino non è l'unico strumento, e che bisogna continuare a rispettare le misure sanitarie e sociali.

«La vaccinazione completa protegge dalla variante Delta»

In un aggiornamento pubblicato oggi, ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ed EMA (Agenzia europea per i medicinali) hanno ribadito che il vaccino offre un alto livello di protezione contro la malattia grave causata dalla SARS-CoV-2, comprese le varianti come la Delta.

Il «livello massimo» di protezione si raggiunge dopo che è passato abbastanza tempo (da sette a quattordici giorni) dal giorno dell'ultima dose di vaccino.

La vaccinazione è importante «anche per proteggere le persone a più alto rischio di malattia grave e di ospedalizzazione, per ridurre la diffusione del virus e per prevenire l'emergere di nuove varianti preoccupanti» hanno spiegato i due enti.

Infine viene consigliato di prendere in considerazione la possibilità di diminuire l'intervallo fra la prima e la seconda dose per le persone più vulnerabili.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Don Quijote 3 anni fa su tio
L'OMS dovrebbe occuparsi dei 5 milioni di bambini che muoiono ogni anno per mancanza di cure semplici come quella per la diarrea invece che preoccuparsi tanto per una manciata di anziani con una speranza di vita di qualche mese.

Cdg 3 anni fa su tio
Si si, la terza, poi la cuarta e la quinta... Cosi quelli che ogni anno si vaccinano per la influenza classica e la polmonite adesso potranno aumentare la collezione. Alla fine quasi tutti saranno costretti a vaccinarsi per poter muoversi ... E intanto la differenza tra paesi più o meno sviluppati diventa sempre più abissale. E i sovranistelli vari avranno la perfetta scusa per chiudere sempre di più le frontiere per non far entrari i "lebbrosi" del "terzo mondo". Amen!

seo56 3 anni fa su tio
Ma anche NO!!!!
NOTIZIE PIÙ LETTE