Cerca e trova immobili
Sull'isola sono arrivati più passeggeri del previsto, e anche qualche positivo
PORT MORESBY - Una piccola guerra diplomatica scatenata dalle regole anti covid: è quanto sta succedendo tra la Papua Nuova Guinea e l'India. L'isola del Pacifico accusa l'Alto Commissariato indiano di aver messo in atto un «inganno» vero e proprio, che ha portato all'arrivo di diversi passeggeri positivi.
Il volo incriminato è partito dall'India giovedì scorso con 81 persone a bordo, il doppio di quanto era stato concordato, riporta il Guardian. Lo stesso volo aveva già ricevuto il divieto di partire ben quattro volte, dato il numero troppo alto di passeggeri, superiore a quanto pattuito tra i due paesi. Il quinto tentativo sembrava quello buono, dopo che il numero di passeggeri era sceso a 42. O almeno così era stato riferito: il volo è atterrato comunque con 81 passeggeri.
Ma non è tutto: tra le regole da rispettare per arrivare in Papua Nuova Guinea figura anche il test covid, da eseguire entro 48 ore dalla partenza. Stando al commissario di polizia della Papua Nuova Guinea David Manning, questa regola non sarebbe stata rispettata. Risultato: quattro viaggiatori sono risultati positivi al Covid-19. Fortunatamente al loro arrivo non sembravano essere ancora contagiosi, e nessun altro passeggero è risultato poi positivo. «Ho chiesto al Dipartimento degli affari esteri di trattare con l'Alto Commissariato indiano attraverso i canali diplomatici appropriati, mentre la compagnia aerea, così come gli altri intermediari, dovranno affrontare le conseguenze per le loro azioni».
In tutta risposta la Papua Nuova Guinea ha istituito un divieto su tutti i voli provenienti dall'India. E le compagnie aeree CapaJet e Garuda Indonesia non potranno sorvolare lo spazio aereo del paese fino a nuovo avviso.
