La ricerca citata dal Wall Street Journal è «sfumata e complessa», sostiene il vicepresidente Pratiti Raychoudhury
WASHINGTON - Instagram non è un ambiente tossico per le adolescenti, come riportato una decina di giorni fa dal Wall Street Journal (Wsj) in un'inchiesta che ha provocato un'audizione da parte di una sottocommissione del Senato statunitense.
Ora è Facebook a replicare con una articolata presa di posizione firmata dal vicepresidente Pratiti Raychoudhury, a capo del dipartimento di ricerca del colosso (che, ricordiamo, possiede Instagram). «Semplicemente non è esatto che questa ricerca dimostri che Instagram è "tossico" per le ragazze adolescenti. La ricerca ha effettivamente dimostrato che molti adolescenti ritengono che l'uso di Instagram li aiuti» quando affrontano momenti difficili e problematiche tipiche di quell'età.
In 11 delle 12 aree sensibili messe in luce dal Wsj la maggioranza delle adolescenti interpellate avrebbe affermato che il social le ha fatte sentire meglio, piuttosto che peggio. Si parla di ambiti anche gravi come solitudine, ansia, tristezza e problemi alimentari. Unica area critica: quando si parlava della percezione del proprio corpo. «Ma anche qui, la maggior parte delle ragazze adolescenti che hanno avuto problemi con l'immagine del corpo ha comunque riferito che Instagram l'ha migliorata o non ha avuto alcun impatto» puntualizza il manager di Facebook.
Raychoudhury spiega inoltre che lo studio citato dal quotidiano economico, che tratta di grandi problemi di una società enorme come Facebook, è «sfumato e complesso». Non c'è stata alcuna volontà di nascondere la ricerca: «Non solo abbiamo parlato dei punti di forza e di debolezza dei social media e il benessere pubblico per più di un decennio, lo hanno fatto anche i ricercatori esterni». Viene citato un sondaggio nella quale la maggioranza degli adolescenti riconosce l'influenza positiva avuta dai social sulla loro vita, specialmente in termini di connessione. L'impatto negativo più frequentemente citato è la pressione a pubblicare solo contenuti che li facciano "sembrare belli".
Quella ricerca, conclude Raychoudhury, «fa parte del nostro sforzo per ridurre al minimo gli aspetti negativi sulle nostre piattaforme e massimizzare il bene».
Congelato Instagram Kids
Avrebbe dovuto essere una versione per bambini di Instagram ma non si farà più - almeno per ora - lo ha confermato oggi Facebook che ha deciso di bloccare a tempo indeterminato il progetto viste le diverse voci critiche a riguardo e vista anche l'inchiesta di cui sopra pubblicata dal Wall Street Journal. Instagram Kids, questo il nome del social, era inizialmente stato concepito per gli under 13. L'azienda continuerà comunque a lavorare alle sue funzionalità in tutela dei giovanissimi: «Possiamo dire quello che ci pare, ma sono già online», spiega Facebook in comunicato.