Il Mosquirix approvato dall'Oms è il primo rimedio alla malaria che ogni anno uccide 260mila bambini
PARIGI - C'è un nuovo, in realtà il primo, vaccino per la malaria. Ne ha dato notizia giusto ieri in serata l'Oms che lo ha approvato. Si chiama Mosquirix, è prodotto dalla farmaceutica GlaxoSmithKline, e vuole arginare quella che è una vera e propria strage silenziosa che ogni anno uccide circa 400mila persone all'anno in tutto il mondo. Diversi di questi, 260mila e circa uno ogni 2 minuti stando all'Oms, sono bambini.
In un periodo in cui i vaccini per il Covid sono al centro del dibattito i numeri del Mosquirix un po' impressione la fanno: viene somministrato in 4 dosi a partire dai 5 mesi d'età e ha un'efficacia del 40% sui sintomi moderati e gravi che dopo 6 anni arriva a 0%, a meno di effettuare un richiamo ogni 18 mesi.
Insomma, ben lontano dai tassi di protezione che ci hanno abituato Moderna, Pfizer & co. ma - in ogni caso - si tratta di una rivoluzione fondamentale per l'umanità. Stando alle stime degli esperti potrebbe comunque arrivare a prevenire 5,4 milioni di casi all'anno e salvare circa decine di migliaia di bambini.
La malaria, lo ricordiamo, è una parassitosi - è quindi causata da un organismo, un protozoo, parassitico - non si tratta quindi di un virus e per questo motivo sviluppare un siero che possa davvero funzionare è stato abbastanza impegnativo e ha richiesto un iter - fra sviluppo, sperimentazione e approvazione - lungo 6 anni. Un lasso di tempo ben diverso da quello record in cui è stato sviluppato, testato e approvato il vaccino per il coronavirus.
Al momento il farmaco vidimato dall'Oms è l'unico rimedio farmacologico preventivo davvero efficace, fino a ora la prevenzione veniva affidata alla protezione "fisica" delle zanzariere così come alla bonifica delle acque in cui si riproducono le zanzare che trasportano e trasmettono il parassita.
Gran parte delle vittime della malaria, a oggi, sono bambini d'età inferiore all'anno. Le zone più colpite sono l'Africa subsahariana ma anche l'America latina, dove i casi si sono moltiplicati nell'ultimo anno.