Alcuni conoscenti raccontano la storia del 37enne danese, che ieri ha ucciso cinque persone utilizzando arco e frecce.
Psichicamente instabile e convertito all'Islam radicale, vi era il sospetto che potesse passare dalle parole ai fatti.
OSLO - Il killer di Kongsberg, un 37enne danese che nel tardo pomeriggio di ieri ha ucciso cinque persone utilizzando un arco e delle frecce - sarà sottoposto, forse già oggi, a una perizia psichiatrica - ha riferito un pubblico ministero - e subito dopo un giudice dovrebbe pronunciarsi sui termini della sua custodia. Vari media locali riferiscono testimonianze di vicini e conoscenti che avrebbero segnalato già in passato il timore che l'uomo, psichicamente instabile e convertito all'Islam radicale, potesse passare dalle parole ai fatti.
Tra gli altri un suo amico d'infanzia che, intervistato dalla tv Nrk, ha detto di avere visto su Facebook un messaggio allarmante nel 2017 e di averlo segnalato alla polizia ritenendolo malato e bisognoso di aiuto.
Un altro conoscente ha detto a Nrk di ritenere che la sua conversione all'Islam abbia poco a che fare con il caso. «Si tratta di una persona che è gravemente malata di mente fin dall'adolescenza, cosa che ha molto pesato anche sulle persone a lui vicine». Qualcuno punta il dito contro la scarsa considerazione delle segnalazioni, sia da parte dei servizi psichiatrici che della polizia che - afferma un amico - avrebbe detto di avere la situazione sotto controllo.
Un vicino, che ha chiesto l'anonimato, ha descritto il sospettato come una persona sola e sfuggente. «Non sorrideva mai, ti fissava e basta».
Chi sono le vittime - Sono quattro donne e un uomo, tra i 50 e i 70 anni, le vittime della strage compiuta ieri sera a Kongsberg. Lo rivelano i media locali, precisando che i feriti non sono due ma tre. Uno di loro si era recato da solo al pronto soccorso ed è già stato dimesso. L'uomo ucciso sarebbe un agente in borghese, colpito alla schiena. In ogni caso, a quanto si apprende, le vittime sarebbero state colpite in modo del tutto casuale. Il killer sarebbe prima entrato in un negozio spaventando il personale e i clienti ma senza ferire nessuno, poi avrebbe fatto irruzione in una serie di abitazioni private uccidendo a caso, non si sa ancora se con arco e frecce o usando anche altre armi. Di certo aveva con sé anche un coltello. Si attendono per questo i risultati delle autopsie. Le vittime sono state trovate parte in strada e parte all'interno delle abitazioni.