L'equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) si è dovuto rifugiare nelle capsule di sicurezza
Gli USA, il Regno Unito e la Nato furenti: «Un test pericoloso e irresponsabile»
ISS - La Russia ha voluto testare ieri il proprio sistema missilistico anti-satellite ad ascensione diretta, facendo esplodere uno dei suoi satelliti nell'orbita terrestre.
Uno scoppio che ha causato un numero ragguardevole di detriti che, denunciano gli Stati Uniti, «hanno messo in pericolo l'equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)». Effettivamente, percepito il pericolo, i cosmonauti si sarebbero rifugiati nelle capsule di sicurezza. Fortunatamente, il passaggio dei detriti è stato innocuo e non ha colpito la stazione.
Ned Price, portavoce del Dipartimento di stato americano, ha definito il test missilistico «pericoloso e irresponsabile», parlando di «oltre 1'500 detriti orbitali e centinaia di migliaia di pezzi di detriti più piccoli che minacciano gli interessi di tutte le nazioni». Il Ministro della difesa britannico Ben Wallace ha invece detto che il test «mostra un completo disprezzo per la sicurezza e la sostenibilità nello spazio».
La stazione spaziale, che orbita ad un’altitudine di circa 420 km, ha attualmente sette membri dell'equipaggio a bordo - quattro americani, un tedesco e due russi. Ciò che ha indignato la Nasa: «Con la sua lunga storia nel volo spaziale umano, è impensabile che la Russia metta in pericolo non solo gli astronauti americani e partner internazionali sulla ISS, ma anche i propri cosmonauti e i colleghi cinesi a bordo della stazione spaziale cinese» ha detto in una dichiarazione il funzionario Bill Nelson.
Anche la Nato si è espressa a riguardo: «Un atto sconsiderato da parte della Russia», ha commentato Jens Stoltenberg da Bruxelles, definendola un'azione «preoccupante».
«L'ipocrisia di Washington»
La Russia, dal canto suo, ha respinto le critiche: «Gli Stati Uniti sanno per certo che i frammenti risultanti, sulla base delle prove e dei parametri orbitali, non hanno rappresentato e non rappresentano una minaccia per le stazioni orbitali, i veicoli spaziali e le attività spaziali», ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, tacciando Washington di «ipocrisia». «In precedenza, tali test nello spazio esterno sono già stati condotti da Stati Uniti, Cina e India», ha poi aggiunto il Ministero russo della Difesa.
Anche l'agenzia spaziale russa Roscosmos ha minimizzato l'incidente e rassicurato: «L'orbita dell'oggetto, che ha costretto l'equipaggio a spostarsi nella navicella secondo le procedure standard, si è allontanata dall'orbita della ISS. La stazione è nella zona verde», ha twittato l'agenzia.
Ad essere stato distrutto un vecchio satellite russo, Kosmos-1408, che ha cessato di funzionare molti anni fa.