La stretta sugli arrivi dei viaggiatori europei, per Franco Locatelli, è «giusta e proporzionata»
ROMA - L'evoluzione della pandemia di coronavirus non porta a escludere nuovi provvedimenti. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha anticipato a Sky Tg24 alcune delle misure che potrebbero essere proposte all'attenzione del governo Draghi.
«Un'ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare» è la possibile obbligatorietà del tampone anche per chi è vaccinato. L'obiettivo è tutelare «il vantaggio che è stato accumulato dal nostro Paese e soprattutto vanno protette le vite degli italiani». L'obbligo di mascherina all'aperto «può essere una misura utile» ed è stata adottata da alcuni sindaci, specialmente durante i fine settimana e in occasione degli eventi natalizi particolarmente affollati nei centri delle città.
La stretta sugli arrivi dai paesi Ue, che ha creato delle frizioni con l'Unione europea e sta provocando anche qualche disagio al confine italo-svizzero, viene considerata «giusta e proporzionata» da Locatelli. «La linearità del ragionamento di Draghi è assolutamente evidente. Le scelte voglio tutelare quella situazione di vantaggio che connota il nostro Paese. Le ritengo condivisibili e proporzionate al potenziale rischio. In Italia la Omicron ha una diffusione ancora limitata. Viene richiesto un tampone, non viene richiesto chissà cosa».