Uno studio britannico ha messo a confronto i sintomi causati da Delta e Omicron. E i risultati sono inaspettati.
LONDRA - Sbucata dal nulla poco più di un mese fa. E ora in rapida ascesa a livello mondiale. È Omicron, la variante che ha fatto riemergere mille incertezze. Ma a dare risposta a qualcuno di questi interrogativi è uno studio britannico condotto dal King's College di Londra, il Covid Symptom Study, che ha messo a confronto i sintomi emersi in persone affette dalla neonata variante a quelli della ormai famigerata Delta.
Secondo i ricercatori, se con la variante Delta si riscontra principalmente una forte tosse e la perdita di gusto e olfatto, con la variante Omicron si osserva più frequentemente sudorazione notturna e, tra i bambini, anche eruzioni cutanee.
Ma, mentre le festività natalizie sono entrate nel vivo e le gran mangiate sono all'ordine del giorno, c’è un altro sintomo che diventa più facilmente identificabile. Sì, perché gli scienziati hanno rilevato che un numero notevole di malati di Omicron soffre di mancanza di appetito. Un sintomo che non emerge invece in chi è affetto dalla variante Delta.
Lo studio rivela infine un'ultima interessante scoperta, che rimette in questione ciò che siamo ormai convinti di sapere sull'ondata pandemica. Soltanto il 50% dei malati di Omicron presi in analisi nella ricerca mostrava infatti i tre classici sintomi da Coronavirus: febbre, tosse e perdita di gusto e olfatto.