Il mix di Omicron e vaccini può essere un vantaggio in termini di immunità generale, secondo un'esperta
COPENAGHEN - La Danimarca potrebbe tornare a una vita normale alla fine di febbraio, nonostante il Paese sia travolto al momento da una violenta ondata di contagi.
I "vantaggi" di Omicron - La previsione rassicurante è stata fatta dalla capo dipartimento del Serum Institute (SSI) Tyra Grove Krause, nel corso di un'intervista televisiva. Il diffondersi della variante Omicron, ora dominante, ha abbassato il rischio di finire in ospedale: «È la metà di quello con Delta» ha spiegato. «Omicron metterà ancora a dura prova il nostro sistema sanitario, ma tutti i segnali suggeriscono che è più mite» rispetto alla precedente variante. Non bisogna però abbassare la guardia: «Possiamo comunque essere messi sotto pressione nel sistema sanitario se vediamo molta trasmissione» del virus. Anche perché «Omicron è qui per restare» e, con la sua alta velocità di contagio, si trasmetterà in modo massiccio. «Dobbiamo fare uno sforzo a gennaio, che sarà difficile da far passare».
Per affrontare l'attuale ondata di contagi il governo di Copenaghen ha disposto la chiusura di cinema, musei e teatri; l'obbligo di mascherina nei luoghi pubblici, sui mezzi di trasporto e nei negozi; la presentazione del certificato Covid in bar e ristoranti.
Il ritorno alla normalità - Il picco dei contagi dovrebbe essere raggiunto nel corso di questo mese e da febbraio la curva dovrebbe iniziare a decrescere. La prospettiva è, quindi, che i danesi possano tornare a vivere con relativa tranquillità tra due mesi. «Dopodiché spero che le infezioni inizino a ridursi e che riprenderemo le nostre vite normali».
Più immunità con vaccini e variante - Ampliando la panoramica a livello planetario, Krause ritiene che la combinazione di Omicron e vaccini possa portare a dei vantaggi su scala globale. «Penso che tutti otterremo un po' di immunità, sia attraverso i nostri vaccini che un po' di immunità extra che otteniamo con l'infezione». Il mondo sarà quindi «in una posizione più forte contro possibili nuove varianti che potrebbero presentarsi». Krause, in definitiva, vede il bicchiere mezzo pieno. «Quando tutto sarà finito, saremo in un posto migliore di prima».