Nel 2020, per la prima volta in due decenni, le vendite di sigarette sono aumentate
La tendenza in salita non si è fermata e continua da mesi, tanto da preoccupare gli esperti dell'American Cancer Society
BALTIMORA - Gli americani hanno ripreso a fumare.
Dopo anni in cui il trend era stato costantemente negativo, le sigarette hanno riacquistato popolarità soprattutto tra i giovani. Secondo gli esperti si tratterrebbe dell’ennesimo effetto deleterio dei mesi di pandemia e lockdown. Ad influire, la diminuzione delle attività sociali e soprattutto la mole straordinaria di stress emotivo collegabile alla crisi sanitaria.
Negli ultimi trent’anni, difatti, l’uso di sigarette aveva registrato un persistente declino. Secondo gli esperti dell’American Cancer Society, nel 2020 per la prima volta la vendita di sigarette è aumentata.
Ne abbiamo parlato con un gruppetto di giovani studenti universitari residenti a Baltimora, nello stato del Maryland. «Io ho iniziato a fumare durante i mesi della pandemia», ci racconta Jacob, 21 anni. «Era un periodo di grande stress, non avevo mai fumato una sigaretta prima di allora. Credo che se non ci fosse stata quella pressione non lo avrei fatto», continua il giovane. «Ho scelto, però, la sigaretta elettronica», spiega. Ed effettivamente quella di Jacob è una preferenza condivisa da tanti coetanei.
«La Generazione Z è sicuramente orientata verso l’utilizzo di sigarette elettroniche», conferma il coetaneo Sean. «I ragazzi come noi raramente si avvicinano alle sigarette tradizionali. Tra i miei amici la maggior parte preferisce le elettroniche», aggiunge. «Ovviamente sappiamo benissimo che nuocciono ugualmente», ammette il ragazzo. «In realtà negli Stati Uniti in generale fumare continua ad essere percepito molto male», conclude Sean.
Per Ryan, anche lui giovane universitario, una delle cause dell’aumento dell’utilizzo di sigarette tradizionali ed elettroniche tra i ragazzi della sua età è da individuare nella limitazione delle attività collettive durante i mesi più duri della pandemia.
Intanto per i Centers for Disease Control and Prevention – l’autorità sanitaria nazionale per il controllo e la prevenzione delle malattie - le sigarette restano la prima causa di morte prevenibile negli Stati Uniti.