«Nulla è impossibile a Dio, anche far cessare una guerra di cui non si vede la fine»
CITTÀ DEL VATICANO - «Si ripongano le armi, si inizi una tregua pasquale. Ma non per ricaricare le armi e riprendere a combattere, no. Una tregua per arrivare alla pace, attraverso un vero negoziato, disposti anche a qualche sacrificio per il bene della gente. Infatti che vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie?». È l'appello lanciato da papa Francesco per l'Ucraina all'Angelus in Piazza San Pietro.
«Tra poco ci rivolgeremo alla Madonna nella preghiera dell'Angelus - ha detto papa Francesco dal sagrato di San Pietro al termine della messa della Domenica delle Palme -. Fu proprio l'Angelo del Signore che nell'Annunciazione disse a Maria: 'Nulla è impossibile a Dio'. Nulla è impossibile a Dio, anche far cessare una guerra di cui non si vede la fine, una guerra che ogni giorno ci pone davanti agli occhi stragi efferate e atroci crudeltà compiute contro civili inermi. Preghiamo su questo».
«Siamo nei giorni che precedono la Pasqua, ci stiamo preparando a celebrare la vittoria del Signore Gesù Cristo sul peccato e sulla morte, sul peccato e sulla morte, non su qualcuno e contro qualcun altro, ma oggi c'è la guerra perché si vuole vincere così, alla maniera del mondo perché così si perde soltanto - ha aggiunto il Pontefice -. Perché non lasciare che vinca Lui? Cristo ha portato la croce per liberarci dal dominio del male, è morto perché regnino la vita, l'amore, la pace».