Dopo proteste e petizioni, la città ha rivisto il progetto di abbellimento intorno alla torre del Campo di Marte
PARIGI - Il parco ci sarà, i palazzi no. Il progetto di costruzione relativo alla zona circostante alla Tour Eiffel è stato ridimensionato. Ad annunciarlo, la stessa sindaca dopo le numerose proteste e una petizione firmata da 150mila persone. Nonostante i cambiamenti apportati, le critiche non mancano.
Il progetto "One" punta a creare un parco che vada dal Trocadéro al Campo di Marte, aumentando la superficie verde da 2'500 metri quadrati a 4'500. Dalla zona verranno esclusi tutti i veicoli a motore privati. Saranno invece ammessi trasporti pubblici, pedoni e biciclette. La città punta a finire i lavori entro il 2024, quando si terranno i giochi olimpici e il flusso di turisti aumenterà considerevolmente. La zona della Tour Eiffel accoglie ogni anno circa sette milioni di visitatori.
Ma "One", fino a domenica, non prevedeva solo di aggiungere della vegetazione. Ma anche di toglierla. Ai piedi della torre di ferro sarebbero dovuti sorgere quattro edifici che avrebbero ospitato un bar, dei negozi, dei servizi igienici e un deposito bagagli. Nella locazione prevista dal progetto ci sono 20 alberi che diverse associazioni per l'ambiente hanno affermato siano secolari. Dopo numerose proteste e una raccolta firme, la città ha deciso di fare un passo indietro su questa parte del progetto e di rinunciarvi.
Sulle colonne del Journal du dimanche, il primo vice-sindaco di Parigi Emmanuel Grégoire ha spiegato che il progetto verrà attuato al 95%.
Nonostante gli aggiustamenti, alcuni politici parigini continuano a puntare il dito contro "One". Il sindaco del 16e arrondissement, Francis Szpiner, afferma infatti che «è un progetto funesto e pericoloso. Nel caso di un attentato o di una catastrofe, i soccorsi non potranno più accedere al Trocadéro».