La capitale ucraina si è svegliata con le sirene antiaerea. L'esperto di politica russa Alexander Dubovy analizza la risposta del Cremlino.
KIEV - Le sirene anti bombardamento sono tornate a suonare nel centro di Kiev. Questa mattina i cittadini della capitale si sono risvegliati sotto attacco russo. In precedenza, il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, aveva giurato vendetta dopo la distruzione del ponte in Crimea di sabato. L'esperto di politica russa e di sicurezza interazionale Alexander Dubovy, interpellato da 20Minuten, ha cercato di fare chiarezza sul significato degli ultimi eventi bellici in Ucraina.
L'attacco al cuore dell'Ucraina di sta mattina è da interpretare come una rappresaglia russa alla distruzione del ponte in Crimea?
«La risposta immediata è sì. Vladimir Putin ha dichiarato ieri sera che l'esplosione al ponte è stato un attacco alle infrastrutture russe. Il contrattacco di Mosca però non è paragonabile. È un terribile crimine di guerra».
Gli integralisti stanno facendo pressione su Putin perché si vendichi così violentemente?
«Putin è certamente sottoposto a crescenti pressioni da parte degli integralisti russi. Tuttavia, Putin ha permesso che gli innumerevoli crimini di guerra degli ultimi mesi venissero commessi senza alcuna pressione di questo tipo».
Per quanto tempo continuerà l'attacco russo?
«Dobbiamo presumere che gli attacchi alle infrastrutture civili dell'Ucraina continueranno. La Russia ora potrà essere fermata solo da se stessa. Ovvero, quando l'esercito russo non avrà più missili e attrezzature militari disponibili».
Che significato ha l'attacco a Kiev nell'evoluzione della guerra?
«Nell'immediato non ha un grande significato, se non quello di causare varie vittime innocenti. A medio termine la questione è diversa. Putin sta cercando di fare pressione sulla leadership ucraina con questi attacchi crudeli per poi imporre una pace dittatoriale. Putin non è interessato a negoziati onesti».
L'Occidente dovrebbe ora dichiararsi disposto a negoziare?
«No, l'Occidente non dovrebbe lasciarsi imbrigliare dalla politica bellica russo. Il comportamento aggressivo della Russia non offre alcuna base per i negoziati di pace. L'Occidente deve continuare a sostenere l'Ucraina condannando i crimini di guerra della Russia».