In 10 anni, sono state intervistate oltre 120mila persone, tra uomini e donne, in più di 150 paesi. E il risultato sorprende.
LONDRA - «L'uomo è sempre più nervoso e arrabbiato», mai luogo comune come questo si rivela essere tanto sbagliato. Ce lo dice un recente sondaggio che, condotto da Gallup World Poll, azienda internazionale specializzata in analisi, ha raccolto le risposte di più di 120mila persone, intervistate in oltre 150 paesi e per ben dieci anni consecutivi, a partire dal 2012. Il risultato, reso noto dalla BBC, suggerisce che siano le donne, negli ultimi anni, a essere, in misura sempre maggiore, più soggette a provare sentimenti negativi.
I quesiti - Tra le domande, rivolte all'immenso campione, c'è quella relativa a quali emozioni gli intervistati hanno provato per gran parte del giorno precedente. E qui arriva la sorpresa: quando si parla di brutte sensazioni come rabbia, tristezza, stress e preoccupazione, le donne riferiscono costantemente di provarli in misura più frequente degli uomini.
Tristezza e preoccupazione - Sintetizzando lo studio all'estremo, dal 2012 al 2021, sono state più numerose le donne rispetto agli uomini a provare tristezza e preoccupazione nel giorno precedente all'intervista. Si evidenza inoltre che, per entrambi, si ha una tendenza al rialzo in fatto di momenti caratterizzati dallo sconforto.
Rabbia e stress - Ma il divario tra i due sessi si allarga ulteriormente se si parla di rabbia e stress. Se nel 2012 maschi e femmine registravano livelli simili, nel 2021 troviamo le donne più arrabbiate (6% in più) e anche più stressate. Divergenza ancor più marcata nel periodo della pandemia, quando ci si è trovati, in alcuni casi, a convivenze forzate.
Alle donne si chiede di più - A confermare le evidenze del sondaggio appena descritto, ce n’è un altro condotto in Inghilterra su quasi 5mila genitori. Dallo studio si evince che le madri sono state "forzate" a farsi carico di una mole maggiore di faccende domestiche, durante i lockdown, rispetto a quanto sobbarcatosi dai padri. Con conseguente forzata riduzione dell'orario di lavoro e soddisfazione personale.
Non tutti i sondaggi lasciano il tempo che trovano. In alcuni casi sarebbe opportuno chiedersi quali sentimenti - a prescindere dal sesso di appartenenza - entrino a fare parte della nostra quotidianità, col rischio poi di condizionare le nostre vite.