Il governatore Doug Ducey intende proseguire con il progetto. Il costo? 95 milioni di dollari. Il caso finirà in tribunale
PHOENIX - È guerra legale in Arizona sul muro improvvisato con una doppia pila di vecchi container fatto erigere dal governatore repubblicano uscente Doug Ducey per riempire i vuoti del muro lasciato dall'ex presidente Donald Trump.
Il muro, con in cima filo spinato e pezzi di metallo incastrati nelle fessure, si allunga per circa 5 km lungo un terreno tribale e federale di una riserva che Ducey rivendica come statale. Insieme al diritto costituzionale dell'Arizona di proteggersi contro quella che definisce una «invasione» di «innumerevoli migranti» che causa un «mix di droga, crimine e questioni umanitarie». Il governatore intende proseguire il suo progetto sino a 16 km, al costo di 95 milioni di dollari.
Ma le autorità tribali e federali contestano che sta violando la legge federale e il caso finirà in tribunale. Nel frattempo se lo sceriffo Mark Dannels sostiene la nuova serie di container installati nella sua contea di Cochise, il suo collega David Hathaway ha minacciato arresti per chi dovesse portarli nella contea adiacente di Santa Cruz, sotto la sua giurisdizione.
A superare la querelle legale sarà probabilmente la nuova governatrice dem Katie Hobbs, che dopo aver sconfitto a Midterm Kary Lake, fedelissima di Trump, ha promesso di rimuovere il muro di container.