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Test nucleari e missili intercontinentali, a che punto è davvero Kim? Gli ultimi test balistici effettuati da Pyongyang allarmano e pongono quesiti urgenti destinati alla comunità internazionale.
PYONGYANG - Sabato un missile balistico intercontinentale e lunedì due «a corto raggio», tutti diretti sul Mar del Giappone. La Corea del Nord è dunque tornata a mostrare i "muscoli": esercitazioni «a sorpresa» per mostrare a Washington e Seoul «le micidiali capacità di contrattacco nucleare».
Con tanto di minacce agli Usa da Kim Yo-jong, la sorella del dittatore, di «far diventare il Pacifico un poligono di tiro». La comunità internazionale condanna e si interroga su quanto questo "show" bellicoso sia da prendere sul serio e soprattutto quanto davvero il Nord sia già in grado di colpire Corea del Sud e Stati Uniti.
I missili balistici intercontinentali - Hwasong-15, Hwasong-14 e Hwasong-17 sono i tre missili balistici intercontinentali che i nordcoreani affermano essere dotati di capacità nucleare. In particolare dichiarano che il Hwasong-15 - lanciato sabato - ha raggiunto un'altitudine pari a 5.770 chilometri, volando per 990 chilometri. Secondo gli esperti il missile potrebbe dunque percorrere almeno 13.000 chilometri e raggiungere effettivamente il continente americano.
Le testate nucleari - Il fisico nucleare americano Siegfried Hecker, uno dei pochi al mondo ad aver visitato il complesso nucleare di Yongbyon, nel 2021 sul portale 38North aveva affermato che la Corea del Nord dispone di testate nucleari in un numero variabile «da 20 a 60, più probabilmente 45». E la stima massima, secondo quanto ritiene un approfondimento di Associated Press, è di 115. Inoltre, fonti di Difesa di Seoul affermano che oggi il regime abbia 70 chilogrammi di plutonio, quantitativo sufficiente per produrre da nove fino a 18 bombe.
Test e dubbi - Finora il regime ha testato sei esplosioni nucleari sotterranee, al fine di ottimizzare il posizionamento delle testate sui missili. Forse l'ultimo tassello mancante, anche se per qualche esperto Pyongyang sarebbe già in possesso di testate nucleari miniaturizzate da montare sui missili.
E a questo riguardo, l'analista del Forum per la difesa e la sicurezza della Corea del Sud, Shin Jong-woo ha precisato ad Associated Press che è ancora in discussione «se abbiano la tecnologia per la miniaturizzazione delle testate». Come non è ancora provato che Kim disponga della tecnologia che consenta alle testate di resistere allo stress termico atmosferico.
Armi nucleari "tattiche" - Quanto alle armi a "corto raggio" - e quindi in grado di colpire il Sud, basi Usa comprese - con capacità nucleare, le autorità nordcoreane affermano di essere attualmente in grado di distruggere con quattro missili un intero aeroporto nemico.
Ma perché «rivelare tali scenari di attacco tramite i media statali?», si chiede Shin Jong-woo, che però aggiunge: «Il Nord potrebbe posizionare cariche nucleari su missili più vecchi, come gli Scud o i Rodong».
Infine - sempre grazie alo studio svolto dell'agenzia di stampa statunitense - si viene a sapere che Kim Jong Un dispone di Hwasong-12, missile in grado, ad esempio, di colpire la base Usa di Guam nel Pacifico. Oltre che avere in arsenale i Pukguksong - anch'essi a medio raggio - che possono essere lanciati da sottomarini e veicoli di terra.
