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Un gruppo di senatori americani ha presentato un disegno di legge atto a ristabilire le relazioni commerciali con l'isola caraibica.
WASHINGTON - Dopo oltre 60 anni di embargo commerciale, le relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba potrebbero essere a un punto di svolta. Ieri un gruppo di senatori americani, appartenenti sia all'ala democratica che all'ala repubblicana del Senato, ha presentato un disegno di legge atto a ristabilire gli scambi commerciali con Cuba.
«La proposta di legge intende cestinare la fallimentare politica isolazionista degli Stati Uniti e creare, al contempo, un mercato d'esportazione e nuove opportunità commerciali per le imprese americane», ha dichiarato la senatrice Amy Klobuchar, autrice di una proposta simile nel 2021.
Cosa ne pensa la comunità internazionale? - Nel caso in cui venisse approvata, la legge permetterebbe di mettere una pietra sopra una delle pratiche di politiche estera più controverse al mondo.
Stando ai dati dell'ONU, l'embargo commerciale con Cuba sarebbe costato oltre 130 miliardi di dollari in termine di occasioni commerciali perse per entrambi i paesi.
Alla fine dell'anno scorso, l'Assemblea generale delle Nazioni Uniti aveva condannato - per il 30esimo anno di fila - l'embargo commerciale nei confronti dell'isola caraibica. Su un totale di 192 nazioni, ben 185 si erano espresse a favore della condanna. Soltanto gli Stati Uniti e Israele avevano votato contro, e l'Ucraina e il Brasile si erano astenuti.
La parola di un esperto - Il professore universitario ed esperto di relazioni internazionali, William LeoGrande, ha lodato il disegno di legge in quanto permetterebbe di «eliminare il blocco commerciale nei confronti di Cuba» ma si è anche rammaricato per il fatto che «non abbia nessuna possibilità di essere approvato».
Secondo LeoGrande, il progetto «ha unicamente un valore simbolico» e, malgrado stimoli il dibattito sull'embargo a Cuba, dovrebbe ricevere "luce verde" da una lunga fila di senatori americani che storicamente sono sempre stati ostili nei confronti di Cuba. Per non parlare del fatto che Joe Biden ha sempre evitato di esprimersi sulla questione negli ultimi 2 anni.
