Secondo il responsabile Christopher Stokes, gli ospedali «non sono un luogo sicuro».
KIEV - Medici Senza Frontiere (Msf) denuncia la «distruzione massiccia e diffusa delle strutture sanitarie in Ucraina e la grave difficoltà di accesso all'assistenza medica per la popolazione sotto l'occupazione militare russa», ed «esorta tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario e l'obbligo di proteggere la popolazione civile, le infrastrutture e di garantire l'accesso ai farmaci salvavita e alle forniture mediche per le persone che ne hanno bisogno».
Christopher Stokes, responsabile dei programmi di Msf in Ucraina precisa di avere «visto ospedali, case, scuole, negozi e parchi giochi ridotti in macerie. In alcune delle città e dei villaggi in cui lavoriamo, la distruzione è stata assoluta. Lungo i mille chilometri di linea del fronte in Ucraina, alcune aree sono state letteralmente cancellate dalla mappa».
Dopo l'escalation del conflitto nel febbraio 2022, i team di Msf si sono immediatamente attivati per valutare i bisogni medici e umanitari della popolazione in 161 città e villaggi delle regioni di Donetsk e Kherson e per fornire supporto medico a chi vive vicino alle linee del fronte, precisa la nota. Nonostante il tentativo di lavorare su entrambi i lati del fronte, Msf è stata in grado di operare solo nelle aree sotto il controllo ucraino, con la conseguente possibilità di osservare la situazione solo in queste zone.
«L'uso di mine è diffuso nelle aree del fronte, ma vederle collocate in strutture mediche è scioccante, è un atto di disumanità. È un messaggio chiaro a chi viene a cercare medicine o cure: gli ospedali non sono un luogo sicuro» afferma Vincenzo Porpiglia, coordinatore del progetto di Msf nella regione di Donetsk.
Intanto, le forze russe hanno attaccato Beryslav, nella regione di Kherson, colpendo una casa, un museo, un ufficio di un giornale e l'area di un parco e di una chiesa. Lo ha riferito l'amministrazione militare regionale di Kherson su Telegram, citata da Ukrinform.
«Il nemico ha parzialmente distrutto un edificio amministrativo, ha colpito una casa residenziale, un museo di storia locale e un ufficio editoriale di un giornale. Inoltre, i proiettili hanno colpito l'area di un parco e di una chiesa», hanno scritto le autorità, sottolineando che nessun civile è rimasto colpito.
Oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato la regione di Kherson parzialmente occupata dai russi che tutto «verrà ripristinato e ricostruito».