«Se dovesse crollare almeno tre aree popolate sarebbero inondate», l'allarme del consigliere dell'amministratore delegato della regione.
ZAPORIZHZHIA - La centrale nucleare di Zaporizhzhia rischia di essere allagata con conseguenze per la sicurezza se dovesse cedere la diga di Kakhovka, il cui bacino idrico si è riempito a dismisura: a lanciare l'allarme, sulla Tass, è il consigliere dell'amministratore delegato della Rosenergoatom, Renat Karchaa.
«Il cedimento di questa diga rappresenta una minaccia sia per Energodar che per la centrale nucleare di Zaporozhzhia. Le linee elettriche che portano alle vasche di raffreddamento e gli impianti di pompaggio potrebbero essere allagate. Ciò creerà problemi per l'uso della stazione e rischi per la sicurezza nucleare», ha detto.
Secondo Karchaa, se la diga dovesse crollare almeno tre grandi aree popolate sarebbero inondate Kamenka-Dneprovskoye, Blagoveshchenka e Vodyanoye, che ospitano in totale circa 15'000-18'000 persone. «Due soluzioni sono possibili. Una è che gli ucraini interrompano i loro bombardamenti e ci permettano di riparare le saracinesche della diga danneggiate dalla loro artiglieria. In questo caso scaricheremmo l'acqua in eccesso e questa minaccia sarà eliminata. L'altra è quella di evacuare tutte quelle persone», ha detto.
Vladimir Rogov, presidente del movimento We are Together with Russia, ha dichiarato in precedenza alla Tass che il livello dell'acqua nel bacino idrico di Kakhovka è aumentato di 17 metri, che è «2,5 metri più alto della norma». La diga, conferma, potrebbe rompersi, travolgendo decine di migliaia di persone nella zona allagata.