Kaliningrad diventa Krolewiec, e sale la tensione tra i due Paesi
VARSAVIA/MOSCA - C'è un nuovo terreno di scontro tra Mosca e Varsavia, sullo sfondo della guerra in Ucraina: è l'enclave russa di Kaliningrad, che i polacchi d'ora in poi chiameranno con l'antica denominazione in lingua madre di Krolewiec. Tra le proteste del Cremlino, che ha parlato di una «decisione al limite della follia» e l'ha definita «un atto ostile».
L'iniziativa è partita dalla commissione polacca per i toponimi, che ha suggerito alle autorità di non utilizzare più il «nome imposto» di Kaliningrad all'area geograficamente appartenente alla Polonia, al confine con la Lituania, ma passata sotto il controllo dell'Unione Sovietica dopo la Seconda Guerra mondiale.
La proposta è stata recepita delle autorità regionali e dal governo di Varsavia e la denominazione Kaliningrad scomparirà dalle mappe e dai documenti ufficiali. Al suo posto tornerà Krolewiec, la traduzione polacca di Konigsberg, il nome tedesco di epoca prussiana.
La città fu ribattezzata Kaliningrad dai sovietici in onore Mikhail Kalinin, uno dei leader della rivoluzione bolscevica: una ferita profonda per Varsavia, che lo considera «corresponsabile» del massacro di ufficiali polacchi ordinato da Stalin a Katyn nel 1940, come ha ricordato il ministro Waldemar Buda. Ma la battaglia contro la «russificazione della Polonia» è anche un modo per prendere ancora di più le distanze dal Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina.
La reazione del Cremlino non si è fatta attendere. «La Polonia nel corso dei secoli è scivolata in una forma di follia guidata dal suo odio per i russi che non ha prodotto nulla di buono per loro», ha avvertito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Kaliningrad per i russi è una regione importante dal punto di vista strategico perché ospita la flotta baltica nel porto di Baltiysk. E chi la tocca, anche solo cambiandole nome, è da considerare un nemico.