La polizia antidroga peruviana ha sequestrato 58 chili di cocaina ripartiti in una cinquantina di panetti con sopra una svastica.
LIMA - Diciamolo subito. Se si vuole trafficare 58 chili di cocaina tenendo un profilo basso, imballare la droga in panetti con sopra una svastica - il simbolo nazista per antonomasia - non è proprio la mossa più intelligente che si possa fare. Ma è quello che hanno concepito le fervide menti criminali di ignoti spacciatori peruviani (con ovvie simpatie per il regime del Terzo Reich).
Questo "imballaggio stupefacente" è stato rinvenuto negli scorsi giorni dalla polizia antidroga peruviana a Paita (un porto nel nord del Paese) a bordo di un container presente su una nave battente bandiera liberiana che era diretta in Belgio.
Ma le sorprese per gli agenti peruviani della sezione narcotici non erano ancora finite. Perché oltre alla svastica, i cinquanta panetti di cocaina avevano impresso la scritta "Hitler" su di essi. «Si tratta - hanno precisato le forze dell'ordine - del primo sequestro di un carico che presentava simboli della Germania nazista».
Il Perù, ricordiamo, è tra i tre maggiori produttori di cocaina al mondo insieme alla Bolivia e alla Colombia. Le autorità del Paese Sudamericano stimano che la produzione sfiori le 400 tonnellate all'anno, mentre nel 2022 sono state sequestrate circa 22 tonnellate di cocaina.