Le parole del consigliere federale Ignazio Cassis alla presentazione del piano per proteggere la centrale atomica ucraina di Zaporizhzhia
NEW YORK - Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Mariano Grossi ha illustrato oggi davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu il piano in cinque punti per proteggere la centrale atomica ucraina di Zaporizhzhia. La riunione a New York è stata presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis, che ha applaudito l'iniziativa e chiesto di fare tutto il possibile per evitare «un disastro nucleare».
«Nessun attacco da o contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, non usare l'impianto come deposito o base per armi pesanti o personale militare, non mettere a rischio l'alimentazione esterna dell'impianto, proteggere da attacchi o atti di sabotaggio tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro e protetto, non intraprendere azioni che compromettano questi principi», ha snocciolato Grossi passando in rassegna i cinque punti stilati per prevenire incidenti nella centrale nucleare più grande d'Europa, spesso ritrovatasi dall'inizio dal conflitto sotto il fuoco incrociato dei combattimenti.
«Evitare conseguenze per oltre una generazione»
Dirigendo l'ultima grande seduta sotto la presidenza svizzera dell'organo delle Nazioni Unite, che Berna ha assunto per il mese di maggio, Cassis si è rivolto a Russia e Ucraina, domandando di applicare questi principi. Bisogna evitare «conseguenze per la popolazione e l'ambiente» il cui impatto «vada oltre una generazione», ha affermato il ministro degli esteri.
La Svizzera si è consultata nelle scorse settimane con gli altri membri del Consiglio di sicurezza per sottoporre tale questione all'organo più potente delle Nazioni Unite. La situazione resta comunque complicata: Kiev rifiuta ogni soluzione se non il ritiro dei russi dal sito, mentre l'ambasciatore di Mosca all'Onu Vassily Nebenzia ha scaricato la colpa sul nemico, assicurando che garantire la sicurezza nucleare «è sempre stata e rimane una priorità per il nostro Paese».
«Situazione fragile e pericolosa»
Dal canto suo, Grossi ha poi sottolineato che «dobbiamo impedire un pericoloso rilascio di materiale radioattivo e a tal fine, tenendo conto dei sette pilastri indispensabili per la sicurezza nucleare, ho lavorato intensamente e in consultazione con la leadership dell'Ucraina e della Russia». «Come risultato di queste intense consultazioni, ho identificato i cinque principi concreti per aiutare a garantire la sicurezza e la protezione nucleare presso la centrale di Zaporizhzhia", ha detto ancora al Consiglio di sicurezza.
«La situazione dell'impianto continua ad essere estremamente fragile e pericolosa», ha aggiunto il diplomatico di passaporto argentino. «Le attività militari continuano nella regione e potrebbero aumentare molto considerevolmente nel prossimo futuro», ha proseguito: «Siamo fortunati che non si sia ancora verificato un incidente nucleare, dobbiamo tutti fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo le possibilità che ciò accada».
Per Grossi, i cinque principi enunciati sono «impegni essenziali per evitare il pericolo di un incidente catastrofico». «L'AIEA intende iniziare a monitorare questi principi attraverso la sua missione in loco», ha puntualizzato, chiedendo "«solennemente a entrambe le parti di osservarli», dato che «non vanno a scapito di nessuno ma a vantaggio di tutti».