L'accordo raggiunto da JPMorgan è uno dei maggiori di sempre in un caso civile di traffico sessuale
NEW YORK - Il patteggiamento di JPMorgan in una delle azioni legali avanzate contro la banca per i suoi rapporti con Jeffrey Epstein vale 290 milioni di dollari.
Lo riporta il New York Times citando alcune fonti. L'accordo è sulla causa intentata lo scorso novembre da una donna alla corte federale di New York a nome anche di altre vittime del finanziere pedofilo morto suicida in carcere.
L'accordo raggiunto da JPMorgan è uno dei maggiori di sempre in un caso civile di traffico sessuale. «Riteniamo questo accordo nel miglior interesse di tutte le parti», affermano in una nota i legali della banca e quelli delle vittime. «Non avremmo mai continuato a fare affari con lui se avessimo saputo che usava la nostra banca per aiutarsi nei suoi crimini», mette in evidenza un portavoce di JPMorgan con il Wall Street Journal. Un patteggiamento di queste dimensioni ammette l'ampiezza della sofferenza delle vittime di Epstein", mette in evidenza Brad Edwards, legale che rappresenta le accusatrici di Epstein.
L'ex finanziere è divenuto cliente di JPMorgan nel 1998 e la banca nel corso degli anni ha gestito decine di conti correnti legati a Epstein con milioni di dollari. Quando JPMorgan ha chiuso gli account di Epstein nel 2013, il finanziere si è rivolto a Deutsche Bank. Proprio Deutsche Bank di recente ha raggiunto un accordo per pagare 75 milioni di dollari alle vittime di Epstein in una causa simile a quella intentata contro JPMorgan.