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IL CASOCorsa contro il tempo per il sottomarino disperso

20.06.23 - 23:05
L'equipaggio può contare al massimo su 96 ore di ossigeno dall'inizio della missione di salvataggio
Reuters
Fonte ATS ANS
Corsa contro il tempo per il sottomarino disperso
L'equipaggio può contare al massimo su 96 ore di ossigeno dall'inizio della missione di salvataggio

WASHINGTON - È corsa contro il tempo per salvare i cinque passeggeri vip del Titan, il sommergibile turistico disperso da domenica meno di due ore dopo la sua immersione verso il relitto del Titanic, a 3.800 metri di profondità al largo delle coste canadesi.

L'equipaggio può contare al massimo su 96 ore di ossigeno dall'inizio della missione, 41 ore dalle 13 di martedì, sempre che l'integrità dello scafo non sia stata danneggiata dall'enorme pressione sottomarina o da un incidente.

Non è esclusa l'ipotesi che il mini sommergibile possa essere riemerso e non sia stato ancora localizzato. Ma appare improbabile dopo che una schiera di navi e aerei americani e canadesi ha ispezionato finora senza risultato 13.000 kmq, «un'area grande come il Connecticut», ha sottolineato ad Abc il contrammiraglio John Mauger, capo della guardia costiera del Nordest Usa che guida i soccorsi.

Ora, ha annunciato, le ricerche sono iniziate anche sott'acqua: si stanno impiegando veicoli telecomandati che danno la possibilità di cercare e recuperare oggetti negli abissi sino a 6.000 metri di profondità mentre un aereo canadese P-3 ha sganciato boe sonore nella zona in cui è affondato il Titanic che possono registrare eventuali suoni emessi dal sommergibile sino a 3.962 metri di profondità.

«Stiamo dispiegando tutte le risorse disponibili per assicurarci di poter localizzare l'imbarcazione e salvare le persone a bordo», ha assicurato Mauger. E anche Parigi parteciperà agli sforzi: l'istituto oceanografico francese Ifremer ha dirottato la sua nave Atalante, dotata di un robot sottomarino, verso la zona di ricerca. Il suo arrivo è previsto per mercoledì.

Il Polar Prince, la nave che assisteva la missione, ha perso i contatti con il Titan circa un'ora e 45 minuti dopo l'inizio dell'immersione, quando avrebbe dovuto essere ad oltre la metà del tragitto. A bordo della spedizione, che costa 250 mila dollari a testa, c'erano cinque persone: il 58enne milionario britannico Hamish Harding (che lo scorso anno era volato nello spazio a bordo del quinto volo commerciale di Blue Origin, la società spaziale di Jeff Bezos), il businessman pakistano residente a Londra Shahzada Dawood col figlio Suleman, il 77enne esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet e Stockton Rush, fondatore e ceo di OceanGate, l'azienda proprietaria del Titan.

La missione era iniziata domenica a St. John's, città dell'isola di Terranova al largo della costa canadese, prima di percorrere l'Atlantico per circa 640 km sino al sito del relitto. Il giorno prima Harding, uomo d'affari e avventuriero con sede negli Emirati Arabi, aveva pubblicato un messaggio sulla sua pagina Facebook: «A causa del peggior inverno a Terranova in 40 anni, questa missione sarà probabilmente la prima e unica missione con equipaggio sino al Titanic nel 2023. Si è appena aperta una finestra meteorologica e domani tenteremo un'immersione. Altri aggiornamenti sulla spedizione a seguire, se il tempo regge».

Per ora si possono fare solo scenari. Il più ottimistico è una perdita di propulsione o di comunicazione: in tal caso il sommergibile potrebbe aver lasciato la sua zavorra per risalire in superficie e attendere di essere recuperato. Il peggiore è se un qualche evento ha compromesso l'integrità dello scafo.

L'ipotesi intermedia è che sia colato a picco, cosa che renderebbe estremamente difficile il recupero. Il Titan è un sommergibile innovativo, un cilindro bianco leggermente panciuto lungo quasi 7 metri e alto due e mezzo con quattro motori elettrici e un solo oblò sul fronte, per minimizzare i punti deboli e resistere alla formidabile pressione degli abissi.

Secondo la scheda tecnica è in grado di resistere a una pressione di 400 bar, l'equivalente di una forza di 400 kg per centimetro quadrato, la superficie di un'unghia. Ma dove batiscafi e sottomarini da acque profonde sono generalmente costruiti in acciaio o titanio, Titan utilizza una combinazione di fibra di carbonio e titanio: una tipologia costruttiva insolita che, secondo OceanGate, garantisce la leggerezza dello scafo, sotto le 10 tonnellate.

Per sicurezza, il Titan è dotato di un sistema di controllo in tempo reale dell'integrità della sua struttura, con una serie di sensori che avvisano il pilota di interrompere la discesa in caso di pericolo. Altra innovazione, tutti i comandi del sommergibile passano attraverso una rete wi-fi.

Da vedere se tutto questo basterà a non alimentare la maledizione del Titanic, il transatlantico in viaggio da Southampton a New York inabissatosi nel 1912 con 1500 passeggeri, una tragedia immortalata in libri e film, tra cui l'omonima pellicola del 1997 pluripremiata agli Oscar.

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