Giovedì è previsto il lancio di Threads, la nuova app di Meta che punta a fare concorrenza con la piattaforma di microblogging
MENLO PARK - Twitter è in una fase di continui cambiamenti, da quando Elon Musk ha acquisito la piattaforma di microblogging pagandola ben 44 miliardi di dollari. Molte di queste novità hanno avuto l'effetto di aver indispettire gli utenti - e quelle annunciate nelle scorse ore non sono da meno.
TweetDeck e il limite di tweet - Tra 30 giorni solo chi è in possesso di un account verificato potrà accedere a TweetDeck, lo strumento (finora) gratuito che consente di suddividere in colonne i contenuti, per monitorarli più facilmente. Si tratta di uno strumento molto popolare tra le aziende e le testate giornalistiche, che si trovano a dover monitorare una grande quantità d'informazioni provenienti dalle fonti più disparate. E poi c'è il limite massimo di tweet che un utente non verificato può visualizzare, fissato in 1000 al giorno (e a 600 in un primo momento).
Musk a caccia di denaro - In entrambi i casi la motivazione è semplice: Elon Musk è a caccia disperata di denaro e ritiene che queste novità porteranno a un aumento degli utenti che aderiscono al programma Twitter Blue. Questo servizio a pagamento non ha decisamente sfondato: solo una frazione minima dei milioni di utenti ha deciso di aderirvi. Negli scorsi giorni, poi, la società ha iniziato ad addebitare agli utenti l'accesso alla sua interfaccia di programmazione delle applicazioni (API). Questo ha creato vari problemi a testate mediatiche e a organizzazioni commerciali.
La contromossa di Meta - In questo contesto turbolento arriva la contromossa di Meta: giovedì 6 luglio sarà lanciata una nuova app chiamata Threads. Collegata a Instagram, sarà un luogo «in cui le comunità si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti che ti interessano oggi a ciò che sarà di tendenza domani». Un modo per «seguire e connetterti direttamente con i tuoi creatori preferiti e altri che amano le stesse cose - o creare un tuo fedele seguito per condividere le tue idee, opinioni e creatività con il mondo». Dalle prime anticipazioni sembra che si potranno seguire i contatti già esistenti su Instagram e che l'interfaccia funzionerà in modo decisamente simile a Twitter, con le funzioni già ampiamente sfruttate dal social di Musk.
Il quotidiano britannico Guardian ricorda che Threads non nasce oggi, ma fu pensato nel 2019 per contrastare l'app di messaggistica Snapchat. Il progetto fu abbandonato ma ora il brand viene ripreso in risposta alla domanda «di creatori e figure pubbliche che sono interessate ad avere una piattaforma che è gestita in modo sano», ha dichiarato Chris Cox, responsabile dei prodotti di Meta. Threads entra a far parte dell'agguerrita concorrenza lanciata a Twitter da app come Mastodon e BlueSky (dietro la quale c'è Jack Dorsey, il co-fondatore di Twitter).
Privacy e libertà dei contenuti - Due grandi temi per questo genere di piattaforme social sono quelli della libertà dei contenuti e della privacy. Proprio nel nome della possibilità di manifestare il proprio pensiero Musk ha rimosso i bandi a profili di estrema destra e anche all'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Non tutti gli inserzionisti hanno gradito (per usare un eufemismo) e alcuni sono andati altrove.
Per quanto riguarda la privacy, anche Threads sembra avere un problema. L'informativa della app, come mostrato da uno screenshot postato da Dorsey, mostra che la creatura di Meta può raccogliere tra le altre cose dati relativi alla salute, informazioni finanziarie, contatto, cronologia di navigazione, posizione e acquisti. Più di quanto resta nella disponibilità di BlueSky, e anche di Twitter.
All your Threads are belong to us https://t.co/FfrIcUng5O pic.twitter.com/V7xbMOfINt
— jack (@jack) July 4, 2023