Il geologo italiano Mario Tozzi pubblica un post che riceve miglia di reazioni. Critiche all'Italia che sta spennando i bagnanti
RODI/ ROMA - In una Italia risucchiata dal vortice delle polemiche per i costi altissimi delle spiagge, diventa virale il post del geologo Mario Tozzi che si trova al mare. Non specifica in quale zona, ma le sue parole sono diventate virali: «Qui? Qui mi hanno dato lettino e ombrellone: gratis. Ho chiesto se dovessi consumare per forza, mi hanno risposto che no, solo se si vuole. La distanza fra gli ombrelloni è impensabile, la doccia è calda, i bagni sono strapuliti, caffè e acqua minerale costano in totale due euro, ci sono chilometri di spiaggia senza nessuno, l’acqua è così: come la vedete. Pieno agosto. Costo zero. Certo, non in tutte le zone è così. Ma il giorno di Ferragosto, sempre qui, con 10 euro ho pagato due lettini e un ombrellone. Non vi viene il sano desiderio di mandare a quel paese qualcuno dei nostri balneari?».
Il luogo è la Grecia, probabilmente la zona di Rodi. Il post ha ricevuto migliaia di reazioni, ed è diventata la stanza dello sfogo di tantissimi vacanzieri alle prese con i costi eccessivi di queste vacanze: dalle spiagge, ai ristoranti, passando dagli stabilimenti balneari e dagli hotel. La polemica è bella che scoppiata: «Le spiagge ci sono dappertutto, ma solo da noi se ne abusa così. Qui in Grecia, per quanto non ci sia l’attrezzatura della Romagna, il mare, che fino a prova contraria è patrimonio di tutti, è gestito in modo diverso. A Polignano ti chiedono 60 euro per lettino e ombrellone in mezzo al cemento, fra centinaia di altre persone».
Mette il dito nella piaga di una delle regioni più gettonate d’Italia, la Puglia, che quest’anno sta letteralmente spennando i bagnanti. Ma non è solo un discorso legato alla Puglia. L'intera penisola ha esageratamente alzato i prezzi, come si può leggere nei bari commenti. Le cronache italiane parlano di un lettino in spiaggia da 100 euro in prima fila a Monopoli. Diverse spiagge pugliesi hanno deciso di vietare ai bagnanti di portare il cibo e bevande in spiaggia, obbligandoli a consumare sul posto dove un’insalata arriva a superare i 20 euro. Al bando i frigoriferi portatili e le borse frigo. A Gallipoli una mattinata in spiaggia, un pasto al ristorante e una notte in un bed&breakfast costano per una famiglia di quattro persone circa 400/500 euro. E solo per un’unica giornata.
Cifre che hanno fatto intervenire anche le associazioni in difesa dei consumatori «In definitiva, una semplice domenica al mare per una famiglia costa dai 250 ai 300 euro. Questo perché non ci sono limiti fissati per i gestori delle spiagge private. Fanno pagare fino a 25 euro per un'insalata e aumentano anche i biglietti d'ingresso» hanno denunciato a più riprese.
Dario Durso, avvocato e attivista del Codacons Bari, ha promesso battaglia e al Corriere della Sera ha dichiarato che «e per questa stagione ormai è tardi, perché i tempi della burocrazia non ci consentirebbero di intervenire in tempo utile, dall’anno prossimo diffideremo chiunque si azzardi a proibire ai bagnati di accedere al demanio con il proprio cibo».