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MONDOLa chiavetta USB torna di moda tra gli hacker

24.09.23 - 11:26
In particolare il continente africano risulta particolarmente colpito
GETTY
Fonte ATS ANS
La chiavetta USB torna di moda tra gli hacker
In particolare il continente africano risulta particolarmente colpito

Torna in auge un metodo vintage per fare attacchi informatici, attraverso le chiavette Usb, un supporto oramai in disuso per via dei trasferimenti di dati attraverso Internet e il cloud. Secondo i ricercatori della società di sicurezza Mandiant, cybercriminali cinesi hanno preso di mira soprattutto i Paesi in via di sviluppo come l'Africa - dove la Cina ha interessi economici - per diffondere un malware che si chiama Sogu ed è sfruttato in campagne di cyber spionaggio.

«Le infezioni Usb sono tornate - dice il ricercatore di Mandiant, Brendan McKeague -. Nell'odierna economia distribuita a livello globale, un'organizzazione può avere sede in Europa, ma ha lavoratori remoti in regioni del mondo come l'Africa. In molti casi, luoghi come il Ghana o lo Zimbabwe sono stati il punto di infezione di queste intrusioni basate su Usb». In pratica, dall'Africa questa infezione può avere effetto domino sui Paesi occidentali.

Parallelamente a questa allerta, sta riguadagnando notorietà il fenomeno delle Dead Drops, le chiavette Usb infilate nei muri di diverse città del mondo. Nasce nel 2010 come una sorta di progetto artistico del tedesco, Aram Bartholl, con l'obiettivo di creare una rete alternativa a Internet e anonima per lo scambio dei dati.

Sul sito del progetto si sostiene che al momento ci siano quasi 2.300 chiavette Usb nei muri di tante città del mondo, una novantina in Italia. A parte il tema del decoro urbano - che si è già proposto con i lucchetti dell'amore - e dei rifiuti tecnologici che vengono così disseminati c'è un tema, appunto, di sicurezza informatica.

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