La provocazione del presidente serbo Aleksandar Vucic in risposta alle affermazioni di ieri del ministro dell'Interno del Kosovo.
BELGRADO - Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha ribadito la ferma posizione di Belgrado contro l'indipendenza del Kosovo che, ha detto, resta parte integrante del territorio della Serbia. Lo ha fatto in risposta alle affermazioni di ieri del ministro dell'Interno del Kosovo, Xhekak Svecla, che aveva assistito alla rimozione nel nord del Kosovo di un grande cartellone con i volti di Vucic, Vladimir Putin e Novak Djokovic, e che aveva sottolineato che «l'unico simbolo della Serbia in Kosovo sarà in futuro la sua ambasciata a Pristina».
«Posso dirgli che il Kosovo, in linea con la risoluzione 1244 dell'Onu e con la costituzione del nostro Paese, è parte del territorio della Serbia, così era e così sarà», ha detto Vucic parlando con i giornalisti oggi a Vranje, città del sud della Serbia dove era in visita. E a proposito della «ambasciata serba a Pristina», il presidente ha detto che si tratta di un «brutto sogno» fatto da Svecla.
Il ministro kosovaro, a proposito dell'operazione di rimozione a Zvecan, uno dai maggiori Comuni del nord del Kosovo a maggioranza serba, aveva parlato ieri di cartellone illegale con immagini e foto di "Dittatori e aggressori", inaccettabili in Kosovo. Belgrado si rifiuta di riconoscere l'indipendenza proclamata il 17 febbraio 2008 dal Kosovo, considerato ancora dalla Serbia una propria provincia meridionale a maggioranza di popolazione albanese.