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Washington sta lavorando a una «risposta globale» coordinandosi con alleati e partner
WASHINGTON - Gli Stati Uniti sono in procinto d'imporre nuove sanzioni contro l'Iran, in risposta all'attacco «senza precedenti» lanciato su Israele nel corso del fine settimana.
«Il presidente Biden si sta coordinando con alleati e partner, incluso il G7, e con i leader bipartisan nel Congresso, su una risposta globale», si legge nella nota pubblicata dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.
«Nei prossimi giorni, gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni contro l’Iran, compreso il suo programma missilistico e di droni, nonché nuove sanzioni contro le entità che sostengono il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) e il Ministero della Difesa iraniano» ha spiegato Sullivan. «Prevediamo che i nostri alleati e partner presto adotteranno le proprie sanzioni».
Cosa verrà colpito dalle sanzioni Usa? Secondo gli analisti è poco probabile che sia il petrolio. Per due ragioni: per scongiurare un aumento del prezzo del barile a livello globale (con le ripercussioni elettorali che potrebbe avere il rincaro della benzina anche negli Stati Uniti) e per non infastidire il principale acquirente del greggio iraniano, la Cina.
La risposta non si fermerà alle sanzioni: l'amministrazione Biden «continuerà a lavorare attraverso il Dipartimento della Difesa e il Comando Centrale degli Stati Uniti per rafforzare ed espandere ulteriormente l’integrazione riuscita della difesa aerea e missilistica e dei sistemi di allarme rapido in tutto il Medio Oriente per erodere ulteriormente la l’efficacia delle capacità missilistiche e UAV dell’Iran».
