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ISRAELE / HAMAS«Sospese le trattative sugli ostaggi»

18.05.24 - 10:08
Secondo fonti citate dalla TV israeliana Kan 11, i mediatori hanno verificato l'impossibilità di raggiungere un accordo.
keystone-sda.ch / STF (ATEF SAFADI)
Un soldato nel memoriale dedicato ai caduti (e agli ostaggi) del Nova Festival.
Un soldato nel memoriale dedicato ai caduti (e agli ostaggi) del Nova Festival.
Fonte ats ans
«Sospese le trattative sugli ostaggi»
Secondo fonti citate dalla TV israeliana Kan 11, i mediatori hanno verificato l'impossibilità di raggiungere un accordo.

TEL AVIV - Le trattative per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas sono state sospese. Lo ha annunciato l'emittente televisiva israeliana Kan 11. Secondo le fonti coinvolte nei colloqui - riferisce il canale televisivo - i mediatori di Egitto e Qatar hanno verificato l'impossibilità in questa fase di raggiungere un accordo con Israele. In dettaglio i colloqui si sono interrotti perché le parti non riescono ad accordarsi sulle condizioni per il rilascio degli ostaggi.

«Le fonti hanno indicato che le differenze sono molto ampie, soprattutto sul termine "fine della guerra" e sulla richiesta di Israele di porre il veto sui nomi dei terroristi di cui Hamas potrebbe chiedere il rilascio», ha detto Kan 11.

Nella giornata di ieri, ricordiamo, l’esercito israeliano aveva recuperato a Gaza i corpi di 3 ostaggi uccisi da Hamas al Nova Festival il 7 ottobre. I loro cadaveri erano stati portati dai miliziani nella Striscia e tra loro c'è anche quello di Shani Louk, l'israelo-tedesca di 23 anni la cui foto, su un pick-up dei miliziani di Hamas e forse già morta, fece il giro del mondo. È invece notizia di oggi che i loro corpi, stando a quanto riferito da Haaretz, sono stati trovati avvolti in una borsa. Le autorità investigative competenti non hanno ancora confermato se Buskila e Gelerenter siano stati assassinati il 7 ottobre e i loro corpi portati a Gaza, o se siano morti durante la prigionia. La morte di Louk il 7 ottobre era stata invece confermata il 30 ottobre dopo che resti erano stati trovati dai soldati delle forze di difesa israeliane.

L'annuncio del ritrovamento dei tre corpi ha fatto ripiombare il Paese, alla vigilia dello Shabbat, in un'atmosfera di dolore e di rabbia mentre Israele continua con le sue operazioni a Rafah e Jabalya. Nonostante l'Occidente gli chieda di fermarsi.

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