Il presidente ucraino ha confermato la ricezione dei jet: «Ci dicevano sarebbe stato impossibile». Ma che impatto avranno sul conflitto?
KIEV - Gli F-16 tanto attesi da Kiev sono arrivati e ieri ne ha dato conferma anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si è sbilanciato nel parlare di un «nuovo capitolo» per le forze aeree dell'ex repubblica sovietica.
«Abbiamo svolto centinaia di riunioni e negoziati per poter rinforzare le capacità delle nostre forze aeree e della nostra difesa aerea», ha dichiarato il capo di stato ucraino. E ora «quello che spesso ci hanno detto essere impossibile è realtà». Anche se il numero è per ora «insufficiente». Ma i caccia di fabbricazione statunitense recapitati all'Ucraina potranno davvero modificare l'andamento della guerra in corso?
Da un punto di vista strategico, i jet in questione avranno certamente alcuni impatti sulla situazione attuale. Secondo il Center For Strategic & International Studies, gli F-16 consentiranno a Kiev di mettere sotto pressione un maggior numero di obiettivi russi e, di riflesso, di ottenere margini più ampi, quando sarà il momento, al tavolo negoziale. C'è poi il fattore “psicologico” concesso dalla supremazia che i mezzi aerei americani hanno dimostrato di avere in questi ultimi 80 anni.
Nell'immediato, la sfida per Kiev sarà quella di integrare i nuovi mezzi con il proprio arsenale. Una capacità che però hanno già mostrato di avere in questi due anni e mezzo di guerra. Sul lungo termine, sottolinea invece il Csis, «per avere un maggiore impatto sulle strategie» di Kiev «gli Stati Uniti e la Nato devono ridurre al minimo le restrizioni nell'utilizzo degli F-16» - come già avvenuto anche per altri armamenti -,«non imporre le proprie dottrine belliche» e garantire ricambi e manutenzione dei velivoli.
In tale ottica, strategicamente la consegna degli F-16 a Kiev costituisce «un significativo passo avanti» nell'integrazione del paese «nell'ecosistema difensivo ed economico» tanto di Washington quanto dell'Europa. E questo, scrive il Csis, «accrescerà la forza dell'Ucraina nel lungo periodo».