Il 26enne siriano arrestato nella serata di ieri ha ammesso di essere l'autore dell'attacco. Stando alle autorità, doveva essere espulso.
BERLINO - Ha confessato il 26enne siriano sospettato dell'attacco con un coltello di venerdì sera a Solingen, che ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre otto. Lo ha reso noto la polizia tedesca.
«Si è consegnato» - L'uomo, che secondo le autorità tedesche doveva essere espulso, «si è consegnato alle autorità investigative e ha detto di essere responsabile dell'attacco» dopo il blitz compiuto dagli agenti del Comando delle operazioni speciali (SEK) in una residenza per rifugiati che si trova a soli 300 metri dal Fronhof (il luogo dell'attacco) e a 150 metri dal punto in cui gli investigatori hanno ritrovato il coltello usato nella mattanza.
«Elementi di prova» - «L'uomo che abbiamo cercato per tutto il giorno è stato recentemente preso in custodia presso i nostri uffici», ha detto da parte sua il ministro degli Interni della Renania Settentrionale-Vestfalia, Herbert Reul, alla televisione pubblica Ard. Gli investigatori hanno «elementi di prova», ha aggiunto senza fornire ulteriori dettagli. La polizia ha pure precisato che la persona arrestata ieri sera in un centro di accoglienza per rifugiati a Solingen, un 36enne siriano, era considerata un «testimone».
La rivendicazione dell'Isis - L'attacco nella città tedesca, che ha provocato la morte di due uomini di 67 e 56 anni e di una donna di 56 anni, era stato rivendicato sabato dallo Stato Islamico. «L'attentatore al raduno cristiano di ieri nella città di Solingen in Germania era un soldato dello Stato islamico», ha scritto il reparto media dell'Isis, precisando che l'atto sarebbe stato compiuto per «vendicare i musulmani in Palestina».
L'attacco - Venerdì sera un uomo ha colpito con un coltello persone a caso durante una festa per i 650 anni dalla fondazione della cittadina del Nordreno-Vestfalia, uccidendone tre e ferendone 8, cinque delle quali in modo grave e facendo perdere le sue tracce fuggendo poi tra la folla.
Caccia all'uomo - Si era subito scatenata una imponente caccia all'uomo, che aveva portato ieri mattina a un primo fermo di un ragazzo di 15 anni, sospettato di avere avuto contatti con l'esecutore dell'attacco. Nel pomeriggio è stata ritrovata l'arma. In serata, gli agenti della polizia tedesca del Comando delle operazioni speciali (SEK) hanno fatto irruzione in una residenza per richiedenti asilo situata nelle vicinanze del luogo dell'attacco, arrestando un siriano di 36 anni.
Costituito in strada - Poco dopo, tuttavia, intorno alle 23.00 un altro siriano si è avvicinato agli agenti in strada consegnandosi e confessando il gesto. Si chiamerebbe Issa Al H. e, a quanto riferito, si era nascosto in un cortile. Secondo Spiegel, era arrivato in Germania nel 2022 e aveva chiesto asilo a Bielefeld, ottenendolo, e finora non aveva attirato l'attenzione in quanto islamista radicale. Non è ancora chiaro quale ruolo abbia avuto nell'aggressione l'uomo arrestato nel centro di accoglienza poche ore prima che il presunto assassino con coltello si costituisse.