La moda dei sober bar impazza negli States e nella Grande Mela sono molto “cool”. Siamo andati a visitarne uno.
NEW YORK - Hekate aveva aperto nel quartiere dell’East Village nel 2022. Era il primo “sober bar” di New York, oggi la città ne conta oltre venti.
I locali che non servono alcol sono diventati infatti un trend che coinvolge le principali città degli Stati Uniti. Novità capaci di affermarsi nella “notte americana” grazie anche a un calo fortissimo del consumo di alcolici da parte delle generazioni più giovani.
Tolta la gradazione dei drink, i sober bar sono simili nella struttura a qualsiasi pub: luci soffuse, sedute al bancone, musica. Le persone qui vengono per ritrovarsi e fare nuove conoscenze in ambienti tranquilli.
«Non tutti sono astemi- ci spiega Gin, bartender di Hekate- a volte le persone vogliono prendersi una pausa, ripulirsi. Altre, invece, non possono bere per motivi religiosi, ad esempio. New York è varia».
L’offerta è molto ampia. «Non abbiamo la licenza per vendere alcolici. Quindi sarebbe illegale farlo - continua ancora Gin - però posso preparare mocktail buonissimi con i succhi di frutta e gli infusi. Per chi ha voglia di sballarsi solo con il pensiero, abbiamo anche tequila e whisky analcolici. E poi vari tipi di birre e vini senza alcol».
Il cambiamento principale è avvenuto soprattutto in seguito al Covid. “Tutti bevevamo troppo, non c’era molto altro da fare- dice Mary, una cliente abituale che abita a pochi isolati- Con gli amici spesso ci rimproveravamo di aver esagerato. A un certo punto abbiamo iniziato a desiderare altro, di usare il tempo in maniera più costruttivo”.
Oggi i sober ber non creano più perplessità, la gente si è abituata: «E poi se non conosci gli ingredienti, non ci pensi affatto che in quei drink manchi l’alcol. Sono deliziosi», ci spiega ancora Mary che si trova da Hekate con un gruppo di amici.
Certo, è vero che anche i bar tradizionali offrono sempre più scelte di cocktail analcolici, però alla base del concetto di sober bar è l’idea di un luogo in cui gli astemi possano sentirsi protagonisti, non una minoranza. L’altro vantaggio è che - ci dice ancora Mary - «si può uscire serenamente un sabato sera ed evitare di dover assistere a scene di persone che diventano chiassose o moleste dopo uno o due bicchieri».
Insomma, i sober bar non sostituiranno mai i locali tradizionali, ma finalmente in città- anzi nel Paese- ci sono sempre più valide alternative per divertirsi e passare del tempo insieme ad amici o nuove conoscenze.