Dopo aver confessato di essere responsabile del delitto della piccola Maelys, il killer crolla anche sull'omicidio di Arthur Noyer
PARIGI - Dopo mesi di inchiesta, Nordahl Lelandais, l'ex militare francese sospettato di essere un serial killer, ha riconosciuto l'assassinio del caporale Arthur Noyer, il secondo caso per cui era il principale indiziato: è quanto riferisce questa sera Le Parisien online.
Il mese scorso, lo stesso Lelandais aveva ammesso di essere responsabile anche dell'uccisione della piccola Maelys.
Lelandais ha ammesso le sue responsabilità nell'omicidio del caporale ventiquattrenne durante un sopralluogo con il giudice sul Col de Marocaz nel comune di Cruet, in Savoia, dove il 7 settembre scorso vennero rinvenuti i resti delle sue ossa. Interrogato a inizio marzo, il killer aveva riconosciuto per la prima volta di averlo «caricato in autostop».
Caporale del tredicesimo battaglione dei cacciatori alpini, la vittima trascorse una serata in discoteca con gli amici nel centro di Chambe'ry, prima di decidere di tornare da solo in caserma. Da allora, del caporale di 23 anni, si è persa ogni traccia, esattamente come nel caso di Maelys, la bimba scomparsa fra il 26 e il 27 agosto ad una festa di matrimonio nel sud della Francia di cui ha ammesso l'uccisione a febbraio.