Sono queste le parole che il killer della sinagoga di Pittsburgh, Robert Bowers, ha pronunciato davanti agli agenti di polizia quando si trovava ancora all'interno della sinagoga
PITTSBURGH - «Gli ebrei stanno commettendo un genocidio: devono morire tutti». Sono queste le parole che il killer della sinagoga di Pittsburgh, Robert Bowers, ha pronunciato davanti agli agenti di polizia quando si trovava ancora all'interno della sinagoga. È quanto emerge dai documenti depositati dalle autorità per la messa in stato d'accusa formale di Bowers.
Intanto il killer della sinagoga di Pittsburgh, resta in ospedale. Bowers comparirà per la prima volta in tribunale lunedì 29 ottobre alle 13.30 ora locale. Lo riferiscono le autorità, sottolineando che non c'è nulla al momento che indichi la presenza di complici.
Le vittime - Le 11 vittime della sparatoria nella sinagoga di Pittsburgh sono otto uomini e tre donne. Lo rendono noto le autorità. Tutte hanno fra i 54 e i 97 anni, fra i quali una coppia marito e moglie e dei fratelli.
Crimine d'odio, non per terrorismo - «Per ora l'indagine è per 'crimine d'odio' non per 'terrorismo interno'». Lo afferma il procuratore generale per la Pennsylvania occidentale, Scott Brady.
Secondo le informazioni offerte dalle autorità il killer ha aperto il fuoco alle 9.45 del mattino ed è rimasto all'interno della sinagoga per meno di 20 minuti. La polizia è stata allertata alla 9.54 del mattino ed e' arrivata sul posto un minuto dopo.