In Lombardia il 155% dei decessi in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti. A Bergamo +464%, +200% a NY
WASHINGTON - Le vittime del coronavirus nel mondo potrebbero essere molte di più, oltre il doppio, di quanto non dicano i dati ufficiali. È quanto emerge da un'analisi del Financial Times condotta su 14 paesi colpiti dalla pandemia, tra cui tutti i principali stati europei.
Il quotidiano britannico parla di un bilancio delle vittime di quasi il 60% superiore a quello delle statistiche ufficiali. Un dato al quale gli esperti arrivano mettendo a confronto i decessi avvenuti tra marzo e aprile di quest'anno con quelli dello stesso periodo dei cinque anni passati. Risultato: ci sono stati 122mila morti in più rispetto ai livelli normali, molti di più dei 77mila decessi ufficiali registrati in queste nazioni a causa dei contagi del Covid-19.
Se anche negli altri stati non compresi dallo studio del Financial Times i dati dovessero essere in egual misura sottostimati, il coronavirus globalmente potrebbe aver ucciso fino a 318'000 pazienti, ben al di sopra delle attuali 200'000 e oltre vittime.
In tutti i Paesi analizzati, esclusa la Danimarca, il numero dei decessi da marzo ad aprile 2020 avrebbe di gran lunga superato la media storica: in Italia del 90%, in Belgio del 60%, in Spagna del 51%, nei Paesi Bassi del 42% e in Francia del 34%.
In particolare, per quel che riguarda l'italia, il Financial Times calcola per la Lombardia, l'epicentro della pandemia in Europa, il 155% in più di decessi rispetto alla media dei cinque anni precedenti, e nella sola provincia di Bergamo del 464%, il dato più alto in assoluto davanti a New York (200%) e Madrid (161%).