In una serie di confronti a fuoco in tutta la città americana, secondo il sindaco è anche colpa del Covid-19
NEW YORK - Notte di violenza a Cincinnati, in Ohio, dove 4 persone sono morte e almeno 18 sono state colpite in quattro diverse sparatorie avvenute nel giro di poche ore in diversi quartieri della città. I primi spari sono partiti poco dopo la mezzanotte di domenica a Walnut Hills, dove tre persone sono state colpite, e non si sa in che condizioni si trovino.
Un'altra sparatoria è avvenuta mezz'ora dopo a Avondale, dove un 21enne è morto per le ferite riportate. E intorno alle due di mattina vicino a East McMicken Avenue sono state colpite dieci persone: un ragazzo di 34 anni è morto sul colpo, e un altro di 30 è deceduto in ospedale. Qualche ora dopo, un nuovo episodio di violenza in cui è morto un 39enne.
La polizia per ora ritiene che le sparatorie non siano collegate, ma si sia trattato di incidenti separati. «La scorsa notte Cincinnati ha visto una violenza armata senza senso che ha rovinato vite e causerà sofferenze incommensurabili», ha detto il sindaco John Cranley.
«A causa della pandemia di coronavirus ci troviamo di fronte a sfide senza precedenti quando si tratta di combattere il crimine - ha aggiunto - Questi problemi non ci sono solo a Cincinnati, tante città a livello nazionale stanno registrando picchi di criminalità».